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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Da Tor Marancia a Tor di Quinto: mille persone acclamano il pugile di "Shangai"

Esordio al professionismo della promessa della Team Boxe Roma 11

Si è avvicinato alla boxe appena maggiorenne. Da allora la passione ed il sudore hanno scolpito la carriera di Emiliano Tagliavini. La Team Boxe Roma XI ha fornato un altro ragazzo umile, che Romatoday aveva già conosciuto nell'ottobre del 2016 quando, con quattro vittorie consecutive e per Ko, si era aggiudicato il titolo italiano della categoria Senior 69 kg.

E' passato un anno e mezzo dal titolo italiano vinto ad Avellino. Come hai trascorso questo periodo?

Non benissimo perchè dopo d'allora ho subito due brutti infortuni che mi hanno tenuto un anno inattivo. Poi lo scorso novembre sono rientrato per gli assoluti ed il sorteggio mi ha assegnato al primo turno  il vicecampione europeo. Lui aveva 80 match alle spalle, io appena 25. I giudici hanno deciso, per stretta misura, di premiare il mio avversario al quale si sono quasi aperte le porte per le Olimpiadi.

E' lì che hai deciso di puntare direttamente al professionismo?

Diciamo che la sconfitta, la seconda in 25 incontri, è stata una sorta di test. Ho combattutto contro un pugile molto valido e pur perdendo ne sono uscito bene. A quel punto, d'accordo con i miei allenatori Gigi Ascani e Italo Mattioli, abbiamo deciso di provare a fare questo passo. Era poco prima di Natale. Da allora sono seguite le visite e tutte quelle trafile che mi hanno poi portato ad approdare tra i professionisti

Sabato 7 al PalaGEMS di Tor di Quinto c'erano mille persone ad accogliere l'esordio di tre pugili della Team Boxe . E' un piccolo record.

Io, Pietro Rossetti e Luca Angeletti ,. tre pugili nati e cresciuti nella Team Boxe, ci siamo dati molto da fare per portare il pubblico al Palazzetto. Io ho venduto 170 biglietti, so che Pietro aveva messo anche i cartelloni a scuola. E la risposta è stata grandiosa perchè le persone ci chiedevano ancora biglietti per amici e famigliari....il risultato è che, a bordo ring, ho sentito un calore incredibile, un tifo da stadio.

C'è qualche pugile a cui t'inspiri?

Sicuramente Giovanni De Carolis e lo dico sia perchè mi piace come boxa sia perchè ormai lo considero una sorta di fratello maggiore. Lui è stato un punto fermo nella mia preparazione, della quale sono grato anche ai miei mastri Gigi e Italo. Penso d'essere un tipo molto emotivo e per questo i suggerimenti di Giovanni mi sono stati particolarmente utili. Soprattutto quello di salire sul ring per poi pensare solo a godermi quel momento. E così ho fatto, mantendo la calma e la lucidità in tutto il match. 

Tu sei stato un supewelter e ora sei un welter, oltre a De Carolis quali altri pugili ti piacciono? Il multimilionario imbattuto Floyd Mayweather Jr? 

No, Mayweather no. Mi piacciono molto gli americani Errol Spence jr e Keith Turman. I loro match li guardo e li riguardo e non mi perdo un aggiornamento neppure su Instagram

Tornando all'incontro di sabato 7 aprile hai vinto alla quarta ripresa per KOT. Che cosa ti ricordi?

Per tutto il match avevo lavorato col jab, poi ad inizio ripresa lui ha buttato a terra il paradenti. Quando mi sono avvicinato all'angolo, per consentirgli di rimetterselo,  ho sentito tutti che mi chiamavano il gancio destro. Appena ripreso l'incontro gliel'ho dato e l'ho visto subito traballare sulle gambe di conseguenza non gli ho più dato tregua vincendo per un Ko che, come si dice in questi casi, è avvenuto all'impiedi.

A chi dedichi questa vittoria?

Alle tante persone che sono venute: sono la mia forza. Mi hanno fatto un tifo incredibile che mi ha  davvero emozionato. Ma voglio dedicare questa vittoria anche ai miei genitori ed ai miei maestri.

La grande risposta del pubblico è figlia della comunità allargata che ha saputo creare la Team Boxe Roma 11. A dimostrazione del fatto che è possibile emozionarsi, oltre che per i  traguardi internazionali di De Carolis e Vianello, anche per l'esordio di un giovane talento. "Nato e cresciuto" in un edificio dismesso trasformato in un tempio dello sport: la palestra popolare della Montagnola.

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