Garbatella: parte la campagna “anti cacche” voluta da Legambiente

“Il tuo cane non può raccoglierla, tu sì!" é il nome che Legambiente, in collaborazione con il Municipio Roma XI, hanno deciso di dare alla campagna rivolta ai “distratti” padroni dei migliori amici dell’uomo.

SUPERSTIZIONE ED EDUCAZIONE - “Si dice che porti fortuna, ma quando si attraversa un marciapiede o ci s’incammina all’interno di un giardino pubblico e si pesta una delle innumerevoli ‘cacche’ presenti, la rabbia monta per la manifesta inciviltà di chi non ha nessuna attenzione per gli altri e per i beni comuni” ricorda tra il serio ed il faceto il Presidente Andrea Catarci.

LA CAMPAGNA - “Al Parco di via Rosa Raimondi Garibaldi, si è riusciti ad avviare un progetto che sta dando i primi frutti. Si sono installati 5 appositi cestini di colore giallo – sottolinea Catarci - dedicati solo alle deiezioni canine. Grazie anche al coinvolgimento diretto dei proprietari dei cani, che si sono impegnati nella gestione materiale dei cestini, la situazione va migliorando di giorno in giorno e Legambiente ne seguirà gli sviluppi per apportare eventuali correttivi e potenziare l’impatto dell’intervento”.

EFFETTO CONTAGIO - Ma basteranno cinque cestini in un parco pubblico, ad insegnare ai residenti che passeggiano con i loro amici quattro zampe, un po’ di senso civico? Probabilmente no, ed è per questo che, come un effetto domino, sono già stati individuate altre aree “sensibili”.  “Sono già stati  posizionati altri cestini nelle piccole aree verdi limitrofe di viale Giustiniano Imperatore e via Tito – specifica il Presidente del Municipio XI -  Rispetto della cosa pubblica, attenzione all’altro ed alla convivenza, educazione ed impegno civico, sono elementi di cui una città come Roma non può fare a meno e che vanno riaffermati con pratiche concrete basate sul coinvolgimento, la sensibilizzazione e la partecipazione di cittadini.”