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Municipio VIII e Città Metropolitana: “Senza di noi nasce un’istituzione mutilata”

Il Presidente Catarci suona il campanello d'allarme sul ruolo, sempre più marginale, cui vengono relegati i municipi capitolini: "Sta nascendo un'istituzione, Roma Città Metropolitana, che è mutilata"

Sempre più sorda alle richieste di decentramento amministrativo, la Capitale sta per compiere un importante passo. Una trasformazione sostanziale porterà infatti alla nascita della Città Metropolitana. Un’istituzione che però, in assenza dei Municipi, rischia di “nascere mutilata”. Il campanello dall’allarme viene suonato dal decano dei Minisindaci di Roma: Andrea Catarci. Il tre volte Presidente del Municipio, ricorda infatti come la forbice tra l’ente di prossimità e l’amministrazione centrale, sia andata allargandosi. Nonostante le premesse e le promesse.

LE PROPOSTE NEL CASSETTO - Due sono gli aspetti che vengono messi in evidenza. “La lentezza e la superficialità con cui l'Assemblea capitolina tiene bloccate le proposte di modifica degli articoli relativi alla gestione delle entrate tributarie a livello locale e ai rapporti con le aziende di servizio”.  Si tratta dei punti essenziali su cui si reggono  le citate modifiche nel Regolamento del Decentramento Ammininistrativo.  “Stanno lì – osserva Catarci – in attesa d’essere iscritte ad un qualche ordine del giorno”. Eppure tante volte si è ricordato come, in assenza di un bilancio autonomo e di un potere contrattuale con le aziende municipalizzate, la gestione del territorio risulti complicata.

SCARSA CONSIDERAZIONE - E poi c’è la questione che, negli ultimi tempi, tiene maggiormente banco. La nascita della Città Metropolitana. Catarci sottolinea come questo  “necessario strumento di governo dell'area vasta”, di fatto “ignori del tutto i Municipi romani, che non sono mai chiamati in causa”. E questo avviene “malgrado le sollecitazioni inviate al Sindaco e alla Giunta capitolina”.  I Municipi, spiega il Presidente Catarci “non sono invitati né alla Conferenza metropolitana, accanto ai 121 Sindaci, nè potranno partecipare ed intervenire al Consiglio metropolitano, nè si è identificato una diversa via per garantire ad essi la possibilità, perlomeno, di promuovere proposte ed esprimere pareri”.

UN'ISTITUZIONE MUTILATA - In sintesi, sembrerebbe sancita una volte e per sempre, la sudditanza dell’Ente Municipale nei confronti dell’ amministrazione centrale. Scelta che  però non è esente da comprensibili malumori. “La Città metropolitana nasce senza i Municipi, con la conseguenza che sarà oltremodo difficile sperimentare davvero collaborazioni tra Roma Capitale e gli altri Comuni. Se è chiaro a tutti che si sta avviando un'istituzione mutilata – conclude il ragionamento il Presidente Catarci - si mettano da parte i piccoli calcoli d'interesse territoriale e di partito che finora l'hanno fatta da padrone e si ripari in fretta”.

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