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Su scommesse e sale giochi il Municipio chiede un giro di vite

Cresciute con un ritmo esponenziale, le sale giochi, nel Municipio XI sono già un centinaio,ed anche il ricorso a gratta e vinci e lotterie, risulta in costante aumento

Che in tempi di crisi, la capacità di progettare  il proprio futuro, venga  inevitabilmente meno, sembra esser un dato di fatto. Se ad una congiuntura economica sfavorevole, si somma poi l’ormai decennale difficoltà di entrata e permanenza nel mercato del lavoro, che le giovani generazioni ben conoscono,  il ricorso alla dea bendata nelle sue forme più disparate, è spesso vissuta come una necessità.

LOTTERIE E SLOT MACHINE. Forse è questa la ragione per cui, le sale giochi aumentano, come il ricorso al gioco d’azzardo legalizzato. E forse è anche per questo che, a fronte di una crescita quasi esponenziale del settore, si è recentemente deciso di condonare un’evasione fiscale fortissima delle società di slot-machine, cui si è fatto uno sconto del 96,5% sulle somme dovute al fisco. Ma certo è difficile stabilire, se esista una connessione tra i due fattori. Ed infatti, scriviamo "forse". Tuttavia è molto semplice riscontrare l’affluenza nelle sale giochi, ed il ricorso ai gratta e vinci, o alle lotterie di stato, che sono aumentate in maniera parossistica.
 
AUMENTANO GIOCHI E SCOMMESSE. E così, una riflessione sul tema, è stata fatta anche dalla Presidenza del Municipio XI che ha riconosciuto come “Insieme alle difficoltà socio-economiche crescenti c’è un altro aspetto della nostra società che non si può trascurare. Nel 2011 sono stati spesi 73 miliardi (20% in più rispetto al 2010) dagli italiani in giochi a premi, lotterie, gratta e vinci, scommesse e slot machine, erano 15 nel 2003 e 61 nel 2010, per un totale di 400 miliardi in dieci anni. E mentre il Governo si occupa della questione in modo lacunoso e insufficiente – scrive in una nota sempre Andrea Catarci - a  Roma continuano a proliferare agenzie di raccolta di scommesse e sale giochi. Solo nel territorio del Municipio XI, dove attualmente se ne contano un centinaio, ve ne sono una decina in più ogni anno, perché le regole attuali non pongono nessun tipo di limite o vincolo”.


IL CAMPIDOGLIO ED IL GIRO DI VITE. Ma come intervenire, su un costume in rapida espansione, che se impoverisce le tasche di moltissimi scommettitori, d’altra parte fa registrare un’importante crescita, fenomeno più unico che raro, in un settore dell’economia? Il Municipio, in qualche modo, ha già presentato la sua ricetta, attraverso “l’approvazione di un atto, circa un anno fa, con cui la Giunta Municipale ha richiesto un immediato intervento dell’Assemblea capitolina, sul modello di altre città, per evitare il proliferare incontrollato di tali attività – sostiene Catarci - intervenendo con regole più restrittive su un settore che causa contraccolpi negativi alla coesione sociale: dalla dipendenza per molti, al miraggio di una facile fortuna che porta altrettanti individui alla perdita di ogni disponibilità economica”. “Ora è iniziato l’iter di discussione della proposta di regolamento avanzata dal Consigliere Nanni (PD) che raccoglie anche i suggerimenti giunti dagli Enti Municipali e pone vincoli ben precisi per all’apertura di nuove strutture del genere” ci informa il Presidente del Municipio XI Andrea Catarci. Ovviamente, se ci saranno degli sviluppi, ve ne renderemo conto. Potete scommetterci.
 

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