A poche ore dalla manifestazione tenutasi a piazzale Ostiense, per protestare contro la vendita ai privati di una fetta consistente di ACEA, anche il Municipio XI, nella persona del Presidente Catarci, ha espresso con chiarezza la propria posizione.

“Per il 2012 Alemanno si propone di svendere l’ACEA, di espropriare il controllo e le decisioni dell’Assemblea capitolina sugli altri servizi pubblici tramite l’istituzione della Holding Campidoglio, di assestare un altro duro colpo, l’ennesimo, ai Municipi. Ciò in aggiunta alla consueta riduzione delle risorse ed agli altrettanto abituali aumenti delle tasse e delle tariffe (dall’IMU ai biglietti e agli abbonamenti dell’autobus), unite ai devastanti tagli ai servizi”  fa notare il mini sindaco Andrea Catarci.

“Nascondendosi dietro la necessità di far cassa – prosegue Catarci -si intende vendere per 200 milioni un’azienda che negli ultimi dieci anni ha fornito utili per 450 milioni, poi riutilizzati in spesa corrente nei servizi cittadini. Ma come si fa a pensare di alienare il 21% di ACEA proprio nel momento in cui il valore delle azioni relative si è quasi dimezzato? Con un ulteriore istinto alla centralizzazione, poi, si istituisce quella Holding Campidoglio che consentirà al Sindaco di mettere le mani sulle altre aziende fornitrici di servizi pubblici e si dà l’ennesima prova dell’ormai endemica ostilità verso gli Enti municipali.”

La critica verso l’operato della Giunta Capitolina, dunque, entra nel merito della gestione del patrimonio comunale, per evidenziare come, le scelte di bilancio, vadano a penalizzare le istituzioni periferiche di prossimità, ovvero i municipi stessi.

“Un Sindaco inadeguato giunge al suo quarto Bilancio dopo aver affidato alla Ragioneria di Stato la gestione economica dell’Amministrazione, dopo aver usurato e cambiato tre Assessori, dopo aver reso inservibili per mancanza di liquidità di cassa gran parte della manovra economica 2011 (con la storia destinata a ripetersi nel 2012). Con l’attuale documento contabile – conclude Catarci - sta già dimostrando come i colpi di coda possano essere più pericolosi delle fasi ordinarie e quanto dovranno essere moltiplicate le attenzioni di tutte le opposizioni per impedire il massacro di Roma”.