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Garbatella Marconi

Marconi: il canile comunale è sempre più vicino alla chiusura

Senza pagamenti, con affidamenti temporanei che da tre anni procedono di mese in mese, il canile è sempre più a rischio

Ancora irrisolta la vicenda del canile comunale di Ponte Marconi, in cui lavorano diversi operatori che da luglio scorso sono costretti ad operare senza alcuno stipendio.

SENZA STIPENDIO - “Due mesi fa si denunciava il mancato pagamento da parte di Roma Capitale delle fatture per il servizio di gestione del Canile comunale di Ponte Marconi, affidato all’Associazione L’Impronta – ricorda il minisindaco Andrea Catarci - oggi siamo nella stessa situazione se non peggio. Pur avendo dato mandato ai pagamenti delle fatture di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2012, per un totale di 80.000 euro, all’Associazione L’Impronta non è arrivato nulla”. La storia ha dell’incredibile, e per varie ragioni. “Non si da esecutività ai mandati di pagamento e gli stipendi degli operatori non possono più essere pagati, come i fornitori dell’associazione, che risulta essere in difficoltà anche nei confronti degli obblighi contributivi” sottolinea catarci.

UNA VITA PRECARIA - Ma c’è dell’altro. Il mancato pagamento, che sta generando una condizione, alla lunga, divenuta insostenibile, si va a sommare alla modalità, decisamente precaria, con cui si è deciso di assegnare la struttura. “Sulla intera vicenda – riprende Catarci nella sua nota stampa -  c’è da far emergere come il servizio vada avanti in affidamenti temporanei, mese per mese, dal dicembre 2009, in attesa di un bando di gara che viene ripetutamente annunciato ma mai messo a punto dagli uffici dell’Assessorato all’Ambiente”.

UN CANILE SOTTODIMENSIONATO - C’è, oltre alla precarietà suddetta ed ai mancati pagamenti, un altro punto oscuro, legato alla vicenda.  “La struttura, che può ospitare 200 cani, ne conta 150 – fa notare il minisindaco - mentre in altri canili comunali si vive una situazione di sovraffollamento e i cani in ìesubero’ vengono dirottati altrove, pagando ingenti somme a strutture private, anziché essere allocati all’ex cinodromo. Il Sindaco Alemanno e la neo Assessora Barbara Barbuscia intendono intervenire o – si chiede il presidente Catarci -vogliono far chiudere una struttura comunale?”.

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