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Montagnola, Catarci: “Se non corregge il tiro Marino governa senza i Municipi”

I tagli ai Municipi, e l’ulteriore accentramento dei poteri di Roma Capitale, provocano una dura reazione di Catarci:“Il bilancio va approvato, ma non senza mal dipancia. E da gennaio i Municipi andranno irrobustiti, non paralizzati”

Il Presidente del Municipio VIII non usa mezzi termini. E nemmeno giri di parole. L’amarezza, per l’ulteriore taglio impresso alla casse dell’ente di prossimità, sembra abbastanza evidente. Ma soprattutto fa il paio con un decentramento che, finora, è rimasto tutto sulla carta.

IL TAGLIO AI MUNICIPI - “In pochi giorni la Giunta Marino ha assestato due pesanti colpi ai Municipi, mettendo a dura prova il dialogo istituzionale avviato e lo spirito di squadra che si è provato a costruire – scrive in un comunicato stampa il Presidente Catarci -  Sul Bilancio preventivo 2013 approvato in Giunta, dove si è dovuto fronteggiare un disavanzo di 867 milioni di euro su 6,5 miliardi di euro complessivi, per gli Enti Municipali c’è un taglio del 12% rispetto alle risorse dell’anno precedente,  con poche eccezioni e riduzioni di budget ovunque”.

L'ACCENTRAMENTO DEI POTERI - Facendo i conti sulle disponibilità dell’ente che sta governando, Catarci ricorda come  “Il Municipio Roma VIII ha due milioni di euro in meno sullo scorso anno, passando da circa 11.865.000 euro a circa 9.847.000 euro. Eppure nel documento finanziario capitolino aumentano i fondi per le manutenzioni e i servizi sociali, restando però ostaggio del consueto istinto centralistico – un approccio che Catarci in molte occasioni ha stigmatizzato - Per il fatto di chiudere l’emergenza infinita durata 11 mesi, per aver mantenuto in piedi i servizi sociali minimi, per aver evitato di aumentare le imposte comunali è un bilancio che va comunque approvato, ma farlo senza mal di stomaco sarà impossibile” ammette il Minisindaco.

UN DIRIGENTE IN MENO - “Ancor più gratuito è il secondo sgarbo, quello sulle nomine dirigenziali. Dopo tanta retorica con cui si è abilmente confusa la sostanza enfatizzando l’aggiunta di una Direzione di Area che prima non c’era – fa notare il Presidente Catarci – in ogni Municipio ci sarà un Dirigente in meno e un aggravio di lavoro per i Direttori, con l’eccezione dei Municipi accorpati. Nel frattempo, come al solito, i più preparati sono stati prelevati ed affidati ad incarichi centrali, sia dirigenti e funzionari che dipendenti inquadrati agli altri livelli.”

L'OPERATIVITA' DEI MUNICIPI - Insomma, stando alle dichiarazioni del Presidente Catarci, il “mal di pancia” è di quelli che ti tolgono il sonno. Anche perchè presenta ripercussioni importanti sulle capacità operative dei Municipi, sempre più stretti tra le richieste dei cittadini ed il ruolo “accentratore” di Roma Capitale. La chiosa del comunicato stampa, in ragione delle motivazioni espresse ed ancor più del ruolo che Catarci ha ricoperto come delegato dei Minisindaci in Campidoglio, non lascia spazio a troppe interpretazioni.

ROMA CAPITALE VS MUNICIPI - “Dopo questi due brutti segnali si deve subito cambiare strada in modo radicale. Nel Bilancio preventivo 2014, annunciato per dicembre, ci deve essere una svolta reale nell’allocazione delle risorse per assicurare il potenziamento dei Municipi, a partire dal ripristino di quei piani investimenti azzerati da anni con cui gli Enti Municipali programmano e realizzano nuove opere e manutenzioni importanti. Allo stesso modo, da gennaio all’interno del processo di costituzione della Città Metropolitana - aggiunge Catarci -, si deve rivedere sostanzialmente la Macro Struttura Capitolina nell’ottica di irrobustire i Municipi e non di paralizzarli. Se così non sarà – conclude il Minisindaco – Marino e la sua Giunta dovranno far rinascere Roma senza l’apporto dei Municipi e non sarà un bene per la città…”

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