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Ardeatino Tor Marancia / Via di Grotta Perfetta

Grottaperfetta: Mille voci e decine d'associazioni gridano insieme “Stop I-60”

Dall'Ardita San Paolo a Cittadinanza Attiva, passando per il Coordinamento Lotta per la Casa, Rifondazione Comunista, La Strada e Movimento 5 Stelle. Tante realtà, tutte insieme nella manifestazione di sabato 8 per dire "Stop I-60!"

Tanti comitati, realtà associative, cittadini e partiti tutti insieme,  non si erano mai raccolte, per dire con forza di no alla speculazione urbanistica nota come “I- 60”. Ed è proprio questo il senso della manifestazione, declinata nella forma di una maratona oratoria, con cui si ribadirà la contrarietà all’ennesima cementificazione.

PRESENTI IN PIAZZA - Oltre al noto urbanista Paolo Berdini, saranno tantissime le persone e le realtà che hanno deciso di sottoscrivere lo slogan di “mille voci contro l’I-60.  Da AssoTutela a Legambiente, da Cittadinanza Attiva, al Coordinamento Lotta per la Casa, senza dimenticare i Blocchi Precari Metropolitani, il Presidio No Discarica Divino Amore, il CSOA La Strada, l’Associazione Nessun Dorma, l’Ardita San Paolo, il Movimento 5 Stelle, ed il Partito della Rifondazione Comunista che parteciparà con la Sezione Longo ed il Circolo Che Guevara.

BASTA CEMENTIFICAZIONI - “Buche, frane, smottamenti. Ė sotto gli occhi di tutti il pietoso stato in cui i violenti temporali hanno ridotto Roma e mezza Italia  E sono nella mente di tutti le esortazioni del sindaco Marino a cambiare passo, a non costruire più -  ricordano in una nota gli attivisti del Coordinamento Stop I- 60, che fanno inoltre notare come sia - visto con favore da tutti il suo personale impegno a non concedere più permessi a costruire ove ciò costituisca un pericolo per il territorio”.

IL MECCANISMO DELLE COMPENSAZIONI - Ma ogni regola presenta la sua eccezione. Un adagio troppe volte ascoltato, che potrebbe venir vanificato dalle iniziative legali e dalla mobilitazione cittadina che sabato sarà presente in piazza. “Nel caso di via di Grottaperfetta non si vuole rinunciare al folle progetto edificatorio conosciuto dai residenti come I-60, fondato su una datata previsione del Piano regolatore del 1962, che prevedeva per la zona 180mila metri cubi e che vedrebbe, oggi, più che raddoppiate le cubature (400mila mc) in virtù di presunti diritti compensativi  - di rutelliana memoria - vantati dai costruttori, causa lo stop di qualche anno fa alla edificazione di Tormarancia” leggiamo sempre nel comunicato.

I NUMERI DELL'I-60 - Le cifre di questa nuova edificazione, parlano da sole. “Il campanello d'allarme è scattato grazie ai numeri della previsione edificatoria: 34 palazzi di cui 19 ad otto piani, 120mila metri cubi a vocazione commerciale e turistica (alberghi), 5000 nuovi residenti e soltanto 3500 posti auto. Il tutto, ignorando importanti ritrovamenti archeologici: una strada romana in basolato perfettamente conservata, una villa urbana con pregevoli mosaici, un mausoleo e 40 tombe. Con un’incognita legata al Fosso delle Tre Fontane che si trova sull’area: tutelato per legge, si vuole far passare come interrato, come appare da alcuni documenti comunali, quando in effetti  - si legge ancora nella nota - non è così.  Per questo i cittadini manifesteranno, sabato 8 dalle 15, in largo Bargellini, insieme ad ambientalisti, urbanisti, forze sociali e politiche, amministratori locali”.

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