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Ardeatino Montagnola / Via Fontanellato

Il Che Guevara appoggia la causa del giovane americano che ha svelato l'esistenza di PRISM

Per evitare che sia estradato in USA, dove lo attende una condanna esemplare, AVAAZ ha organizzato una petizione, già sottoscritta da oltre 1mln e 100mila persone

Certe volte sembra quasi che la realtà superi la fantasia. O addirittura che riesca ad assecondarne i suoi più inconfessati desideri. Nell’era dell’informazione, per dirla con Manuel Castells, accade quindi che un fortunato romanzo di George Orwell, divenuto un reality di successo, abbia anche ispirato un modello voyeuristico, traducendolo in pratica.

Da qualche giorno, grazie alla “delazione”del giovane statunitense Edward Snowden, ora rifugiatosi ad Hong Kong, abbiamo appreso dell’esistenza di PRISM. Si tratterebbe, in sostanza, di un sistema di intelligence che gli Stati Uniti avrebbero deciso di adoperare, per “spiare” conversazioni private, registrate su alcuni giganti dell’informatica. Chat ed email di cittadini stranieri, quindi, sarebbero state prese in visione, secondo quanto uscito su Washington Post e Guardian, violando la privacy di milioni di utenti non statunitensi.

Per sostenere la causa di Snowden, ora braccato, è stata attivata una raccolta firme su AVAAZ. “Una mobilitazione globale potrebbe salvarlo dall'estradizione negli USA, e incoraggiare altri paesi a dargli asilo” ci spiega Luca Fontana, segretario del Circolo Che Guevara della Montagnola, che ha già sottoscritto la causa. Ad ora, oltre un milione e 100 mila cittadini di tutto il pianeta hanno messo la firma, come Fontana, per scongiurare la possibilità che il 29enne statunitense sia estradato. L’obiettivo fissato è di raggiungere rapidamente 1milione e 250mila sottoscrizioni. Si può fare. E molti lo stanno già facendo.

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