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Montagnola,“Chi ferma le speculazioni?”: il Parlamento scende in campo contro il disagio abitativo

Sindacalisti, Parlamentari, Assessori capitolini e regionali, tornano a chiedere al Governo più coraggio, dando seguito ad una mozione già approvata in Parlamento

Un mese e mezzo fa, un’ordinanza del Consiglio di Stato ha riacceso la speranza in inquilini degli ex Enti Previdenziali. In merito alle dismissioni del patrimonio della Cassa Ragionieri l’ordinanza n.103 avrebbe infatti aperto un varco significativo. Qualificando le proprietà dell’ex Ente “come patrimonio pubblico  e pertanto sottratto alle norme proprie di una vendita tra privati. Tale ordinanza – spiega Angelo Fascetti di ASIA/USB - ha anche confermato la qualificazione giuridica pubblica dell’attività istituzionale degli Enti previdenziali già attestata in precedenza sia dallo stesso Consiglio di Stato (sentenza n.6014/2012) sia dal TAR del Lazio (sentenza n. 5938/2013), recependo tra l’altro la direttiva comunitaria n. 2004/18/CE”.

LA MOZIONE PARLAMENTARE - Sentenze e ordinanze dei tribunali amministrativi, cominciano quindi a delineare un percorso. Che è stato anche ripreso dal  Parlamento con una mozione approvata in Camera dei Deputati il 9 dicembre, con cui “si è chiesto di chiarire il quadro normativo che regola il processo di dismissione del patrimonio immobiliare degli Enti pubblici; aprire un tavolo istituzionale di confronto anche con la partecipazione dei sindacati degli inquilini; garantire le più ampie ed eque tutele per gli attuali inquilini; regolamentare gli inquilini cosiddetti ‘sine titulo’ o irregolari ed infine ‘valutare’ la sospensione delle aste, degli sfratti e degli sgomberi” ricorda Fascetti.

AUMENTI SCONSIDERATI - Nonostante siano passati quasi due mesi, il Governo non ha dato seguito alla citata mozione. “Le dirigenze dei vari Enti e Fondazioni continuano ad andare avanti senza sosta come se nulla fosse accaduto, anche se il loro sistema comincia a vacillare – valuta Fascetti, che ricorda come -  l’Enpaia continua a sfrattare gli inquilini, che già pagano canoni di 1100,00 euro al mese, perché impossibilitati ad accettare aumenti anche dell’80% e lascia decine di alloggi vuoti perché offerti a canoni superiori agli attuali livelli di mercato”.

L'ASSEMBLEA PUBBLICA - Per dire “Stop alla gestione speculativa del patrimonio degli Enti” nella sala Consiliare del Municipio VIII è stata indetta un’assemblea pubblica, per giovedì 6 alle ore 17,30. Oltre al Presidente Andrea Catarci, sono stati invitati a parteciparvi anche  i deputati che hanno presentato le mozioni in Parlamento: Umberto Marroni (PD), Roberta Lombardi (M5S), Ileana Piazzoni (SEL); gli Assessori alla Casa del Comune di Roma e della Regione Lazio. Un appuntamento importante, per capire quali possibilità si diano ai tanti inquilini ancora oggi sotto sfratto che popolano il territorio capitolino e municipale.

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