Licenziamenti Milano 90: i lavoratori chiudono le sedi capitoline

Ce l'hanno con il Sindaco Marino e con la Giunta Capitolina, i lavoratori della società Milano 90. Questa mattina, cancelli chiusi negli uffici di Largo Loria e di Via delle Vergini, dove si riuniscono le Commissioni comunali. Sul portone, un avviso rende bene lo stato d'animo che si respira tra gli impiegati in mobilità.

IN MEZZO ALLA STRADA - “Marino ha messo in mezzo alla strada i dipendenti di Milano 90? - c'è scritto su un volantino appeso all'ingresso di Largo Loria - Adesso ci lasciamo i tuoi di dipendenti così capisci cosa si prova”. Per un giorno l'attività di Roma Capitale è paralizzata. Nei palazzi, dove i lavoratori di Milano 90 garantiscono servizi di portierato, manutenzione e pulizia, non è entrato nessuno.

DA OTTOBRE SENZA STIPENDIO - “Abbiamo dichiarato lo sciopero – ci spiega Lorenzo, un lavoratore – e quindi non abbiamo aperto il palazzo visto che è da ottobre che non prendiamo lo stipendio”. C'è molta amarezza tra i lavoratori dell'azienda di Scarpellini. “Chiediamo che Roma Capitale si prenda in carico questa situazione – osserva Valentina, altra lavoratrice di Milano 90 – in campagna elettorale hanno fatto molta pressione sul tema dell'occupazione ed è ridicolo che oggi non vogliano occuparsene”.

lL TAVOLO - Lorenzo e Valentina, definiscono il Sindaco “latitante” e lo stesso aggettivo viene addossato all'Assessorato al Patrimonio di  Roma Capitale. “La mobilità riguarda complessivamente 426 lavoratori di cui 110 tra Largo Loria e via delle Vergini – ricapitola Lorenzo, che poi aggiunge - Il 27 gennaio c'è stato un incontro con il Comune e ci era stato garantito che si sarebbero seduti ad un tavolo per trattare sui nuovi contratti. Invece abbiamo poi saputo che a dicembre avevano già firmato con un altro imprenditore, a risparmio zero. Noi - conclude il lavoratore -  torniamo a chiedere di sedersi a quel tavolo”.