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Ardeatino Tor Marancia / Via di Grotta Perfetta

Stop I-60: l’impegno dei cittadini è stato ricompensato

Il ruolo agito dal Coordinamento Stop I-60 è stato tutt'altro che secondario. Stefano Salvi: "Siamo andati a bussare alle porte del Comune, della Regione, degli uffici capitolini e del Municipio, per denunciare l'esistenza del vincolo sul Fosso delle Tre Fontane"

La richiesta da parte del Municipio VIII di apporre i sigilli al cantiere in via di Grotta Perfetta, è stata salutata da molti, come una bella notizia. L’ente di prossimità ha pubblicamente denunciato “gravi irregolarità”, nell’interramento del Fosso delle Tre Fontane. E di conseguenza ha chiesto d’intervenire, con un sequestro dell’area.

INFORMATA ROMA CAPITALE - I cittadini, in parte sorpresi da questa notizia, hanno però agito un ruolo importante. Per capirci, non sono rimasti alla finestra a guardare. Tutt’altro. “Abbiamo incontrato l’Assessore capitolino Giovanni Caudo almeno un paio di volte a gennaio – ci spiega Stefano Salvi del Coordinamento Stop I-60 - E gli abbiamo rappresentato tutti i nostri dubbi, perché eravamo convinti che vi fossero dei vincoli non rispettati”.

INFORMATA LA REGIONE - Ma non soltanto il Comune è stato avvisato. “Il nostro legale – ci spiega ancora Salvi – ha poi incontrato 4 dirigenti di altrettanti uffici regionali, recuperando le carte dell’esistenza del vincolo sul Fosso, e portandole poi da un ufficio ad un altro. La Regione aveva dato per buono il fatto lo studio di impatto ambientale del Consorzio dei costruttori. Ma tale non poteva essere, proprio per l’esistenza del vincolo”.

INFORMATI UFFICI TECNICI E MUNICIPIO - Preso atto, o meglio ricordatisi dell’esistenza di un vincolo già deliberato in Giunta nel gennaio del 2011, la Regione ha quindi provveduto a mettere il tutto nero su bianco. Informandone il Municipio, con una lettera del 27 gennaio 2013. Ma nel frattempo il  lavoro sottotraccia del Coordinamento Stop I-60 era proseguito, e dopo aver incontrato gli uffici tecnici della regione e l’Assessore Capitolino all’Urbanistica, si erano spinti fino al Dipartimento IX ed infine sono arrivati in Municipio. Nella Commissione che si è svolta venerdì mattina – riprende a spiegare Salvi – abbiamo riportato la lettera ricevuta dalla regione, che confermava l’esistenza del vincolo”.

IL SOPRALLUOGO E LA RICHIESTA DI SEQUESTRO - Nel corso di quella stessa giornata, il Presidente Catarci e l’Assessore Miozzi, senza più attendere le risposte dell’Assessore Caudo, sono andati a fare il sopralluogo che gli ha permesso di verificare, de visu, le “gravi irregolarità” alla base della richiesta di sequestro.

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