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Garbatella Tor Marancia / Via Appia Antica

Appia Antica: 60mila euro per una sfilata nella Villa di Massenzio

Nessuno stanziamento per combattere l’abusivismo edilizio dell’Appia Antica, ma Comune e Camera di Commercio trovano 30mila euro ciascuno per organizzarvi una sfilata

Torneremo presto a parlare del parco archeologico più grande del mondo, quello dell’Appia antica e della sua appendice in Municipio XI, la Tenuta di Tor Marancia. Ma prima di farlo, è il caso di porre nel giusto risalto un’iniziativa che, nei giorni, si è tenuta nella Villa di Massenzio.

I LUDI ROMANI. Un fine settimana per riscoprire la grandezza del popolo romano, grazie ad un’iniziativa promossa ed organizzata della società Basilea, in collaborazione con PROMOROMA Azienda Speciale della Camera di commercio di Roma e con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale. Una serie di iniziative, concepite nell’ambito dei “Ludi Romani”, sui cui costi si è espressa la Presidenza del Municipio XI.

LA SCARSITA' DI RISORSE E L'APPIA ANTICA. “Trenta mila euro stanziati da Roma Capitale ed almeno altrettanti dalla Camera di Commercio per una sfilata di gladiatori, sacerdoti e pony nella Villa di Massenzio, uno dei tanti gioielli dall’Appia Antica. Al di là del giudizio di merito sulla manifestazione organizzata dalla Società Basileia, come si fa a considerarla una priorità?” – tuona  il Minisindaco Andrea Catarci, che ricorda come –da ormai 4 anni nel bilancio municipale, non viene stanziato nemmeno un euro per la lotta all’abusivismo edilizio, di vitale importanza per il presente ed il futuro del Parco dell’Appia Antica. Spesso non si riesce neanche a garantire la chiusura domenicale al traffico automobilistico del tratto all’altezza di San Sebastiano, per carenza di risorse umane ed economiche della Polizia Locale.” Difronte a queste evidenti difficoltà di bilancio, nella gestione di una delle aree più preziose della Capitale, la critica di Catarci sembra indirizzarsi verso il copioso esborso erogato, piuttosto che sulla qualità della manifestazione.

L'EVENTO A VILLA MASSENZIO. A tal proposito, nell’ambito dei Ludi Romani, non sono mancati gli esempi, anche apprezzabili, ricavati dalle scene di vita quotidiana e militare.  Dai "banchi didattici con la riproduzione di antichi mestieri  - si legge sul sito della Villa di Massenzio -alle esposizioni di esperti artigiani in grado di recuperare le originali tecniche produttive; dalla passeggiata a cavallo – rivolta ai più piccoli - per scoprire i segreti della villa, all’accampamento romano, dotato di tende, recinzioni e macchine da guerra”,  l’iniziativa, peraltro a pagamento, non era mal congegnata. Eppure deve esser risultata come un pugno nello stomaco, se ci si mette dal punto di vista di un’amministrazione costretta all’angolo dai pochissimi fondi disponibili, e dalla nota questione di un bilancio comunale ancora da approvare.

LE INIZIATIVA SENZA FINANZIAMENTI. “Lo scorso luglio il Municipio Roma XI ha organizzato, insieme alla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, la tre giorni ‘dal Tramonto all’Appia’, che ha visto tra le altre cose la riapertura della Chiesa di San Nicola, situata di fronte al Mausoleo di Cecilia Metella, chiusa dal Medioevo e restituita definitivamente alla collettività in quell’occasione. Purtroppo dal punto di vista economico non si è potuto contribuire, perché i fondi dedicati alla cultura sono praticamente azzerati – ricorda Catarci - Eppure per le iniziative-spot, di dubbio valore e nullo impatto, i soldi si trovano.”
 

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