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Garbatella Garbatella / Via Angelo Orsucci

Alvaro Amici torna alla Garbatella: un murale celebra "la voce verace de Roma"

L'opera, voluta dal figlio Serghei e realizzata dai Pittori Anonimi del Trullo, su un muro del lotto di via Angelo Orsucci

Un murale dedicato ad Alvaro Amici proprio nella sua Garbatella. L’opera dei Pittori Anonimi del Trullo sul muro di uno dei lotti di piazza Ricoldo da Montecroce, angolo via Angelo Orsucci. Alvaro Amici, interprete ed autore di celebri stornelli e considerato un'icona dell'anima popolare di Roma, nel murale che lo ritrae è rappresentato, e non poteva essere altrimenti, con il microfono in mano. 

Garbatella, un murale per Alvario Amici

“...l’unico bene suo, sogno adorato era pe’ Roma sua dov’era nato” - la frase scritta al lato. Un omaggio a quella che molti considerano “la voce verace de' Roma”. Il progetto artistico è stato proposto da Serghei Amici, uno dei figli del compianto cantautore che ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Rocca Priora. “Alvaro Amici torna dove ha vissuto e cantato l'anima popolare di questa città. In attesa dell'inaugurazione di questa nuova opera, grazie a Serghei e alla famiglia Amici, a Luciano, a Mario e ai Pittori Anonimi Trullo, questa volta in trasferta tra i lotti di Garbatella” - ha scritto su Facebook il presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri

Il 25 febbraio scorso la ricorrenza del diciottesimo anno dalla morte di Alvaro Amici, scomparso soltanto un giorno dopo Alberto Sordi. 

La Garbatella lo ricorda e lo fa ancora più suo. Una vita trascorsa tra le borgate di Roma per Alvaro Amici. “La prima casa con mamma l'hanno avuta agli inizi degli anni 60 alla borgata Fogaccia, oggi Montespaccato. Poi si trasferirono ad Acilia, in seguito a Vitinia. Successivamente ha vissuto 10 mesi a Testaccio, quindi due o tre anni a Morena e poi 12 alla Romanina, dove sono nato io” - raccontava a Romatoday Serghei

Alvaro Amici a Vitinia

Le tracce del suo passaggio sono scolpite indelebili nella memoria dei romani che abitavano in quelle borgate. "Tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, aveva vissuto con la sua famiglia in via del Risaro - lo ricorda Gualtiero Alunni, residente a Vitinia - e non di rado si intratteneva nell’Osteria di via Codigoro 28-30, dove allora c’era l’osteria del ‘sor Augusto, mio nonno”.

Il cantore della romanità

Era però nato e cresciuto a Garbatella, al lotto 31, vicino la scalinata di via Orsucci. “I suoi stornelli, la sua genuinità, sono parte integrante dell’essere romano. Io continuo a ripetere - ha ribadito Paolo Moccia, il presidente del Comitato di Quartiere  - che è stato Alvaro Amici il vero cantore della tradizione romana”.

La voce verace di Roma

E d’altra parte viene ricordato così anche in una targa. E’ stata sistemata nel parco di via del Pullino, nel 2008, cinque anni dopo la scomparsa. Si trova a pochi passi dalla metro Garbatella, sulla parete dell'edificio che, per l'emergenza freddo, è stato messo a disposizione delle persone senza fissa dimora. “In ricordo di Alvaro Amici" - vi si legge. Dalla Garbatella a Vitinia, è stato la  “Voce verace de' Roma”, tornato grazie alla street art nel lotto che lo ha visto crescere e che difficilmente lo dimenticherà. 

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