Fiumicino, "no Ddl Zan": imbrattate (e ricolorate) le strisce pedonali arcobaleno
Erano state dipinte lunedì davanti alla sede comunale, suscitando polemiche con i gruppi di centrodestra e dei Pro Vita
A Fiumicino le strisce pedonali arcobaleno sono state imbrattate. Il simbolo appena disegnato, davanti la sede del Comune che già sventola la bandiera simbolo dei diritti omosessuali, è stato 'macchiato' cn la scritta 'No Ddl Zan'.
È l'ultimo capitolo dop lo sciame di polemiche esplose a seguito della realizzazione dell'arcobaleno dall'amministrazione guidata dal sindaco Esterino Montino, marito di Monica Cirinnà, l'esponente del Pd in prima linea per i diritti gay. Nonostante la scritta sia stata ricoperta poco dopo da alcuni volontari con gli stessi colori della bandiera rainbow, simbolo della comunità LGBTQI+, non sono mancati i commenti e le polemiche.
"Un paese civile non può tollerare che le persone vengano discriminate, insultate, offese, aggredite ed escluse per ciò che sono" aveva sottolineato il primo cittadino Esterino Montino. Dichiarazioni e iniziativa, finite nel mirino delle opposizioni di centrodestra. "Le strisce arcobaleno violano il codice della strada", hanno detto in coro i consiglieri di Lega, Fdi e civiche.
L'iniziativa di Montino era arrivata anche per le vele pubblicitarie di Pro-vita (movimento a difesa della vita e della famiglia "tradizionale"), che stanno girando per le vie di Fiumicino, con spot e immagini crude sul tema del genere.
"Continueremo ad amministrare questa città tenendo come faro la nostra Costituzione e i principi di uguaglianza e fratellanza che ne sono il fondamento. E continueremo a contrastare con tutte le nostre forze coloro che, invece, vorrebbero tenere ai margini della società intere categorie di persone", ha ribadito il sindaco del comune aeroportuale.
A Montino, sindaco di Fiumicino, che contrattacca la nostra campagna con strisce pedonali arcobaleno peraltro non indicate dal codice stradale (gli attraversamenti pedonali sono evidenziati sulla carreggiata mediante zebrature con strisce bianche parallele alla direzione di marcia (art.145) e nessun altro segno è consentito sulle carreggiate stradali soggette a pubblico transito secondo l'art.155) diciamo di stare sereno, insieme a sua moglie Monica Cirinnà, tanto i giorni della menzogna sono contati, gli italiani sono stufi e il buonsenso tornerà a regnare a Fiumicino come in tutta Italia!" ha dichiarato Toni Brandi, presidente di Pro Vita e famiglia.