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Fiumicino, Groundcare: due dipendenti licenziati iniziano lo sciopero della fame

Si tratta di Ezio Scarsella, addetto ai servizi di rifornimento di acqua potabile agli aeromobili, e Danilo Bindella, operatore polivalente per i servizi di rampa

Ezio Scarsella, addetto ai servizi di rifornimento di acqua potabile agli aeromobili, e Danilo Bindella, operatore polivalente per i servizi di rampa, due dipendenti di Groundcare licenziati, hanno iniziato lo sciopero della fame per protesta. Dopo la manifestazione svoltasi nella mattina di lunedì scorso presso il Terminal 3 dell’Aeroporto di Fiumicino, i due hanno iniziato lo sciopero della fame davanti agli uffici direzionali della società Aeroporti di Roma e hanno trascorso la notte sul posto, riparandosi dal freddo e dalla pioggia con mezzi di fortuna. 

LA PROTESTA - I due ex dipendenti, licenziati dal curatore fallimentare il 30 dicembre scorso, con questo gesto estremo chiedono l’attenzione delle autorità aeroportuali e delle istituzioni, finora assenti ed incapaci di trovare soluzioni concrete per chi ha perso il lavoro in una crisi occupazionale come quella di Groundcare che coinvolge 450 persone e le loro famiglie. "Abbiamo preso una decisione. Io per conto mio non so più cosa fare per la mia famiglia. Quindi questo gesto è per far sì che qualcuno ci senta visto che non siano mai riusciti nell’intento. Ora siamo qui ed arriviamo fino alla fine", commentano Bindella e Scarsella.

LA SOLIDARIETA' DEL COMUNE - Nel pomeriggio di ieri l’assessore al Lavoro Anna Maria Anselmi e il delegato al Lavoro del Comune di Fiumicino Piero Amati hanno portato la solidarietà dell’Amministrazione ai lavoratori della Groundcare. “In quest’occasione – afferma Anselmi - abbiamo appreso dai sindacati che Aviation Service starebbe firmando dal notaio l’accordo sottoscritto il 30 dicembre con le stesse organizzazioni in merito agli 850 licenziamenti, 629 dei quali saranno riassorbiti attraverso le modalità stabilite con l’accordo mentre i restanti faranno parte di un serbatoio gestito dalla società Aeroporti di Roma e verranno ricollocati in base alle necessità. Vigileremo affinché gli accordi raggiunti con sindacati vengano rispettati nell’interesse dei lavoratori”.

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