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Giovedì, 25 Aprile 2024
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A Vitinia nasce la prima comunità energetica di Roma

Al momento sono 30 le famiglie aderenti ma molto presto se ne aggiungeranno almeno altre 70. Il presidente: "Possiamo arrivare ad un guadagno annuo di 30mila euro da investire sul territorio"

Ridurre sensibilmente i costi delle bollette, aiutare le famiglie vulnerabili e investire nel territorio gli incentivi ricevuti dallo Stato. Sono i tre obiettivi delle comunità energetiche rinnovabili e da oggi anche della prima comunità che si è costituita ufficialmente a Roma, nella zona sud, a Vitinia. 

L'esordio ufficiale con tanto di taglio del nastro c'è stato il 28 ottobre, davanti all'assessora alla transizione ecologica regionale Roberta Lombardi e all'assessore all'ambiente e al ciclo dei rifiuti del IX municipio Alessandro Lepidini. Il percorso è iniziato in piena pandemia, un anno e mezzo fa e adesso raccoglie i primi frutti: 30 famiglie aderenti in pochi giorni, con l'obiettivo - praticamente già raggiunto - di arrivare tra le 70 e le 100 nell'immediato. 

"Vitinia è un quartiere che si presta a questo tipo di iniziativa - spiega Marco De Maio, segretario della neonata associazione culturale Comunità Energetica Rinnovabile Vitinia - perché è già di per sè una comunità. Una sorta di paesino circondato dal verde ma inserito nel tessuto urbano della città. Abbiamo iniziato raccogliendo adesioni, convocando esperti del settore che ci spiegassero la normativa e i dettagli tecnici. La necessità di questa svolta è nata dalla presa di coscienza che con la CER avremo un triplo beneficio: chi produce, chi consuma e poi tutto il territorio con il reinvestimento degli incentivi statali in una zona che ha bisogno di molti servizi ad oggi mancanti". 

Il promotore della comunità energetica di Vitinia e presidente dell'associazione è Michele Moretti, 44 anni, consulente finanziario e attivo nel settore della cooperazione internazionale, impegnato nel sociale come volontario per Sant'Egidio: "Ad oggi, avendo iniziato a mandare i moduli d'adesione il 28 ottobre, abbiamo 30 associati - racconta a RomaToday - ma contiamo di arrivare tra i 70 e i 100 così da avere una prima base per bilanciare produzione e consumo, perché in base alle analisi fatte ora produciamo più di quanto consumiamo. Vogliamo essere una comunità solida e fare ciò che abbiamo promesso". 

Tutto è nato a inizio 2021, quando Michele è entrato in contatto con Andrea Masullo, ex membro del cda Ama e attuale direttore scientifico della onlus Green Accord: "Ho condiviso con lui l'idea di un progetto di parco energetico sempre qui a Vitinia - continua Moretti, dal 2009 a Vitinia - ma lui ha rianciato proponendo qualcosa di più fattibile e già normato come la comunità energetica. Da quel momento abbiamo avviato incontri formativi e assemblea con il comitato di quartiere e le altre realtà associative del territorio".

Tra i tanti benefici per chi fa parte di una comunità energetica rinnovabile, oltre a sconti in fattura del 50%, c'è anche quello di vedersi redistribuire gli incentivi che lo Stato riconosce per vent'anni a chi utilizza l'energia prodotta dagli impianti: "Ponendo ad esempio che su 100 famiglie affiliate - spiega Moretti - ce ne siano 30 con i panelli e quindi produttrici, gli incentivi non vanno solo a quelle famiglie (che ricevono comunque anche lo sconto in quanto produttrici di energia, ndr) ma a tutto il territorio, entrando nella cassa della CER. Abbiamo stimato un guadagno annuo, per vent'anni, di minimo 30.000 euro". E Vitinia li potrà utilizzare, dopo averlo deciso tra tutti i soci della CER, in opere di riqualificazione e manutenzione ma anche per sostenere associazioni, scuole, parrocchie oppure per acquistare nuovi impianti solari più potenti: "Abbiamo già diverse persone e aziende che hanno dato disponibilità di magazzini e terreni per l'installazione".  

"Era stato avviato un percorso di partecipazione e venerdì è stata sancita la nascita ufficiale - commenta Alessandro Lepidini, assessore ad ambiente e ciclo dei rifiuti in IX - . La prima a Roma, un fatto particolarmente rilevante. E' motivo d’orgoglio per il municipio ma tutto il merito va ovviamente alla comunità locale. Noi abbiamo assicurato senz’altro tutto il sostegno possibile. Già a gennaio avevamo aderito al bando 'Lazio in transizione' proponendo la creazione di varie comunità energetiche e l'apertura di uno sportello di consulenza municipale. Questo è uno strumento straordinariamente importante non solo per il caro bollette, ma anche per i risvolti in ottica di transizione ecologica, avviando il principio per il quale l’economia fossile viene progressivamente abbandonata. Ci sono potenzialità per fornire energia a famiglie in condizioni di particolarità fragilità socio-economica".

DOSSIER - C’è una soluzione green al caro bollette: le comunità energetiche

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