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Eur: dopo la bocciatura del Municipio sulle unioni civili, arrivano le proteste

La stroncatura del Consiglio Municipale sul riconoscimento delle unioni civili, suscita la reazione del gruppo SEL nel territorio che commenta: "e' un'occasione persa, ma non molliamo"

E’ passato un po’ in sordina. Eppure il tema è di scottante attualità.  Argomento di aperto dibattito tra esponenti politici, il riconoscimento delle unioni civili, durante l'estate, è stato quasi un tormentone. C'è chi lo declina nella mera accettazione di un legame affettivo, chi vuole riconoscergli uno status giuridico, chi invece ritiene le proposte irricevibili, chi chiama in causa la Costituzione.

LE UNIONI CIVILI ED IL DIBATTITO IN MUNICIPIO.  Nonostante l'ampio confronto, nel nostro territorio, il riconoscimento delle unioni civili, non è ancora un tema sul quale il Consiglio Municipale voglia realmente spendersi. E la bocciatura netta, recentemente registrata ai danni della delibera d’iniziativa popolare, che chiedeva il riconoscimento delle nuove forme famigliari, ne è l’evidente prova.Tuttavia nel territorio vasto del Municipio XII, sono state poche le voci levatesi per protestare contro questa decisione, sulla quale, dato il silenzio, sembrerebbero non esservi troppi indugi.

LE VOCI A SOSTEGNO DEL RICONOSCIMENTO. Tra le rare pubbliche espressioni di dissenso, registriamo comunque quella del giovane coordinatore di SEL nel Municipio XII, Alessio Stazi, che in giornata ha scritto"Non ci convincono le posizioni sostenute dal Presidente del XII Municipio Pasquale Calzetta, sono strumentali e pretestuose. Difendere la bocciatura della proposta di delibera di iniziativa popolare per il ‘Riconoscimento delle unioni civili e sostegno delle nuove forme familiari’, per la conformità ad un presunto quadro normativo nazionale, significa disconoscere la realtà e la vita di migliaia di uomini e donne” – ha precisato il coordinatore territoriale del partito di Nichi Vendola.

 L'OCCASIONE MANCATA. “Con il voto contrario di Pdl, Udc ed Api si è gettata al vento l'occasione per contribuire al riconoscimento dei legami familiari che si creano al di fuori del matrimonio connotati come stabili e fondati su vincoli affettivi – ha aggiunto Stazi, che ha poi ricordato “ il forte scollamento tra le attuali necessità sociali di riconoscimento ed uguaglianza nei diritti e l’indirizzo politico che le forze di centrodestra danno in materia alle nostre istituzioni, ma non demordiamo”.  
 

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