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Torrino Tor di Valle / Via Ostiense

Stadio della Roma, nel Municipio IX il PUMS fa il pieno di critiche: "La mobilità resta catastrofica"

Approdato in Municipio IX per la richiesta di parere, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile è stato aspramente criticato in commissione Mobilità. Mancuso (Gruppo Misto): "Nessun miglioramento nel quadrante"

Il  Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) sta facendo il giro dei municipi. Gli enti di prossimità devono infatti esprimere il proprio parere  sul PUMS prima che approdi in Assemblea Capitolina per il definitivo via libera. Solo allora sarà possibile chiedere, al Ministero dei Trasporti, le risorse necessarie per realizzare le prime opere.

Il PUMS salva lo Stadio?

L'accoglienza nel Municipio IX non è però stata delle migliori. L'attesa era enorme visto che, in quel territorio, è tutt'ora prevista la realizzazione dello Stadio della Roma. Un'operazione spesso discussa, soprattutto per gli effetti che potrebbe ingenerare sulla viabilità. Per dirimire la questione la Sindaca aveva affidato al Politecnico di Torino una due diligence. L'univeristà piemontese, ha dapprima bocciato come catastrofico il quadro della mobilità che l'arrivo di Stadio e business park avrebbe generato. Poi però è arrivata la sospirata promozione. Il progetto di Tor di Valle poteva funzionare a condizione che, prima, fossero state realizzate le opere previste del PUMS.

La mobilità catastrofica

"A dire il vero fino a pagina 35 il Politecnico continua a considerare catastrofica la mobilità poi nell'ultima parte dello studio, ne rivede il giudizio – ricorda l'ex pentastellato Paolo Mancuso, oggi consigliere municipale del Gruppo Misto – il giudizio del Politecnico viene condizionato alla realizzazione delle opere previste nel  PUMS. Ma anche ad interventi che neanche lì sono comtemplati e che comunque sono impossibili, come il raddoppio dalla linea Roma Lido".

"Non c'è nulla per il Municipio IX"

Approdato in commissione Mobilità, il PUMS ha fatto il pieno di critiche. "Non c'è nulla per il nostro territorio" ripetono i rappresentanti municipali di maggioranza ed opposizione. "Non vedo in che modo, con le opere che ci sono state accennate, si possa evitare di portare mille persone in più sul raccordo anulare. Lo studio del Politecnico valuta che, se mille romani prenderanno la macchina per andare allo Stadio o al Business Park, il raccordo si intaserà. E quindi, con o senza PUMS, lo scenario resta catastrofico" taglia corto Mancuso.

Ignorate le "opere strategiche" per il quadrante

Anche a prescindere dell'impatto che avrà sullo stadio , il PUMS non ha fatto il pieno di consensi. "Non si considerano strategiche opere che per il nostro territorio lo sono – valuta Maurizio Cuoci, capogruppo di Fratelli d'Italia – penso ad esempio alla stazione del Divino Amore, a cui il PUMS antepone la realizzazione di un'altra a Statuario. Non c'è neppure il prolungamento del filobus fino a Trigoria nè l'attesa fermata metropolitana,  che pure a Trigooria viene espressamente prevista dal Piano Regolatore". C'è però la stazione di Torrino Mezzocammino e la trasformazione della Roma Lido in linea metropolitana. "Si tratta d'interventi – commenta Cuoci – che vengono realizzati il primo da un privato ed il secondo dalla Regione. Quindi, anche volendoli citare, non credo che vi si possano riconoscere dei meriti del Campidoglio".

Il mancato coinvolgimento 

Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile non scalda il cuore neppure di Alessandra Tallarico, la grillina che nelle elezioni in Municipio IX ha ottenuto il maggior numero di consensi tra i pentastellati. "La componente istituzionale non è mai stata coinvolta in questo processo – premette Tallarico – è stato confezionato un pacchetto d'interventi, articolato in cosiddetti 'punti fermi' che mi chiedo anche chi abbia deciso fossero tali. Ciò premesso, se c'è la possibilità d'intervenire e modificare va anche bene. Ho piena fiducia nella giunta, ma purtroppo, senza interventi mirati, nel nostro municipio continueranno ad essere preponderanti i trasporti su gomma". E nell'ottica di un progetto che doveva togliere le auto dalla strada, non è esattamente il massimo. Anche perchè, se le auto aumentano, il raccordo s'intasa. Ed il progetto dello Stadio, automaticamente, torna ad essere caratterizzato da una mobilità catastrofica.

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