Torrino: una scuola media in una materna? L'Asl dice no
Dopo la decisione, la rivolta dei genitori e la raccolta di oltre 300 firme, è arrivato il parere negativo dell'Asl: “E' anomalo interrompere la continuità di dirigenza, territorio e socialità educativa, sia per i ragazzi delle media che per i bimbi della materna”
Laura Candeloro
26 agosto 2009 10:34
Ultimi giorni di vacanza per la farraginosa macchina didattica capitolina, che farà tornare i ragazzi sui banchi a scaglioni entro tre settimane, in virtù dell’autonomia scolastica.
Intanto si scaldano i motori delle polemiche croniche, quelle sindacali, per i tagli alla pianta organica di molte scuole. Un caos generato anche dall’applicazione della riforma Gelmini con i nuovi moduli orari.
Al Torrino permane il braccio di ferro tra la dirigenza dell’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci e i genitori, contrari al prossimo trasferimento di 3 classi presso il 75° circolo di Via dell’Elettronica all’Eur, che include scuola elementare e materna.
Una querelle iniziata lo scorso inverno, quando la dirigente scolastica della Leonardo da Vinci riceveva dal XII Municipio la comunicazione di inagibilità del plesso scolastico, dovuta alla presenza di 3 aule in più nel plesso delle medie e altrettante aule nella sezione materna. Veniva così richiesta la dismissione progressiva in tre anni prendendo meno iscrizioni.
“Scuola e Municipio di concerto”, si lamentano i genitori della scuola media, “hanno deciso lo spostamento di 3 classi della media nella scuola di Via dell’Elettronica. Ciò che appare più sconvolgente è che, di fronte ad un problema burocratico/amministrativo, si scarichi l’incapacità gestionale della Dirigenza sull’utenza formata da bambini alle prese con un periodo cruciale per la loro crescita e formazione.
Di qui la raccolta di 370 firme da parte dei genitori della Leonardo Da Vinci e di altre 80 firme dei genitori dell’altro plesso di Via dell’Elettronica contro tale decisione perché i ragazzi delle medie non avrebbero avuto nessun tipo di laboratorio e neanche tutte le altre strutture e servizi indispensabili al loro percorso educativo e didattico, oltre a perdere l’ambiente idoneo alla crescita personale accanto ai coetanei.”
“E’ assurdo e illogico far convivere nello stesso ambiente ragazzi di età così diverse che invece per un corretto percorso di crescita hanno bisogno di socializzare fra pari, afferma Alessandra Popolo, rappresentante dei genitori degli alunni della III B.
Osservazioni tra l’altro avvalorate anche da un recente parere della ASL Roma C, che afferma che “è anomalo interrompere la continuità di dirigenza, territorio e socialità educativa sia per i ragazzi della scuola media a contatto con i piccolini della scuola materna e viceversa, e che il benessere psicologico e sociale in età evolutiva è favorito dalla presenza di gruppi di pari”.
Nettamente contrario alla soluzione individuata dal Municipio persino il Vice Presidente del Consiglio del Municipio XII Federico Siracusa, che si è chiesto: ”Come mai si sopprimono delle aule senza coinvolgere direttamente l’assessorato ai lavori pubblici ed alla scuola del Comune di Roma, per verificare insieme in modo trasparente la possibilità di prevedere una deroga che possa consentire di regolarizzare gli eventuali abusi edilizi che sarebbero stati realizzati all’interno della scuola Leonardo da Vinci al fine di non penalizzare i ragazzi del Torrino?”.
Tutto questo in un contesto generico di forte esubero delle richieste di iscrizioni rispetto ai posti disponibili negli istituti scolastici del Torrino, un quartiere in profonda crescita sotto il profilo urbanistico. Siracusa ha chiesto nell’ultimo consiglio municipale prima della pausa estiva, la riconversione d’uso di numerose strutture scolastiche del Municipio, utilizzate ora per finalità non didattiche, ad uso amministrativo, assegnate ad associazioni od occupate abusivamente. Ed ora, la risposta dell’Asl RmC all’esposto dei genitori che finisce per avvalorarne le preoccupazioni, può riaprire la partita.
Intanto si scaldano i motori delle polemiche croniche, quelle sindacali, per i tagli alla pianta organica di molte scuole. Un caos generato anche dall’applicazione della riforma Gelmini con i nuovi moduli orari.
Al Torrino permane il braccio di ferro tra la dirigenza dell’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci e i genitori, contrari al prossimo trasferimento di 3 classi presso il 75° circolo di Via dell’Elettronica all’Eur, che include scuola elementare e materna.
Una querelle iniziata lo scorso inverno, quando la dirigente scolastica della Leonardo da Vinci riceveva dal XII Municipio la comunicazione di inagibilità del plesso scolastico, dovuta alla presenza di 3 aule in più nel plesso delle medie e altrettante aule nella sezione materna. Veniva così richiesta la dismissione progressiva in tre anni prendendo meno iscrizioni.
| E’ assurdo e illogico far convivere nello stesso ambiente ragazzi di età così diverse |
Di qui la raccolta di 370 firme da parte dei genitori della Leonardo Da Vinci e di altre 80 firme dei genitori dell’altro plesso di Via dell’Elettronica contro tale decisione perché i ragazzi delle medie non avrebbero avuto nessun tipo di laboratorio e neanche tutte le altre strutture e servizi indispensabili al loro percorso educativo e didattico, oltre a perdere l’ambiente idoneo alla crescita personale accanto ai coetanei.”
“E’ assurdo e illogico far convivere nello stesso ambiente ragazzi di età così diverse che invece per un corretto percorso di crescita hanno bisogno di socializzare fra pari, afferma Alessandra Popolo, rappresentante dei genitori degli alunni della III B.
Osservazioni tra l’altro avvalorate anche da un recente parere della ASL Roma C, che afferma che “è anomalo interrompere la continuità di dirigenza, territorio e socialità educativa sia per i ragazzi della scuola media a contatto con i piccolini della scuola materna e viceversa, e che il benessere psicologico e sociale in età evolutiva è favorito dalla presenza di gruppi di pari”.
Nettamente contrario alla soluzione individuata dal Municipio persino il Vice Presidente del Consiglio del Municipio XII Federico Siracusa, che si è chiesto: ”Come mai si sopprimono delle aule senza coinvolgere direttamente l’assessorato ai lavori pubblici ed alla scuola del Comune di Roma, per verificare insieme in modo trasparente la possibilità di prevedere una deroga che possa consentire di regolarizzare gli eventuali abusi edilizi che sarebbero stati realizzati all’interno della scuola Leonardo da Vinci al fine di non penalizzare i ragazzi del Torrino?”.
Tutto questo in un contesto generico di forte esubero delle richieste di iscrizioni rispetto ai posti disponibili negli istituti scolastici del Torrino, un quartiere in profonda crescita sotto il profilo urbanistico. Siracusa ha chiesto nell’ultimo consiglio municipale prima della pausa estiva, la riconversione d’uso di numerose strutture scolastiche del Municipio, utilizzate ora per finalità non didattiche, ad uso amministrativo, assegnate ad associazioni od occupate abusivamente. Ed ora, la risposta dell’Asl RmC all’esposto dei genitori che finisce per avvalorarne le preoccupazioni, può riaprire la partita.
Laura Candeloro
26 agosto 2009 10:34
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