La scuola d'infanzia a Decima diventerà un centro culturale giovanile
Ma Fratelli d'Italia si oppone: "Era stato deciso di riaprire il servizio educativo, la nuova destinazione andrebbe ridiscussa"
La scuola d'infanzia di via Renato Togni a Decima non riaprirà, ma diventerà un centro culturale dedicato al territorio. Chiusa nel 2016 per mancanza di iscrizioni, data alle fiamme subito dopo, da sei anni è lasciata al degrado e all'incuria.
Così a fine febbraio scorso la giunta del IX Municipio ha deciso di procedere al restauro e alla riqualificazione dell'immobile, trasformandolo successivamente in un centro culturale con un occhio di riguardo ai giovani, quelli che una volta usciti da scuola non hanno più luoghi d'aggregazione. La direttiva del 28 febbraio specifica chiaramente che "non sono arrivate negli anni richieste di ripristino dei locali a uso scolastico" e che "le iscrizioni alla scuola d'infanzia di tutti i quartieri limitrofi sono in netta diminuzione".
Dopo l'incendio un lungo letargo. Il futuro della scuola dei Lillà resta un rebus complicato
Un punto sul quale batte anche l'assessora alla Scuola del IX, Paola Angelucci: "E' nata come scuola, ma fin da subito ci sono stati problemi perché le famiglie non potevano usufruire del tempo pieno - spiega a RomaToday - quindi si è andata spopolando. Oggi, dopo anni di ritardo perché i lavori dovevano essere fatti entro il 2020, riconsegniamo un luogo abbandonato e degradato alla collettività dandole una funzione che gli stessi residenti ci hanno chiesto fin da quando ci siamo insediati. Le liste d'attesa per le iscrizioni quasi non ci sono, si fa fatica a creare le classi in tutto il territorio, già quattro anni fa un sondaggio nel quartiere aveva fatto emergere che l'esigenza della scuola d'infanzia non c'era".
"A nostro avviso, quindi - prosegue Angelucci - serviva un centro che rivitalizzasse socialmente e culturalmente il quartiere, ospitando i giovani e dandogli possibilità di esprimersi. Bisogna avere coraggio e capire come cambiano i territori, senza restare attaccati a utilizzi ormai obsoleti e a progettazioni vecchie".
Per Fratelli d'Italia le progettazioni si possono cambiare, ma solo dopo ampia discussione in commissione e poi in consiglio. Laura Pasetti, Gino Alleori e Massimiliano De Juliis puntano il dito in particolare contro l'assegnazione "di fatto diretta" fatta dal Municipio all'associazione "Decima 50" come specificato nella direttiva di giunta di fine febbraio. "E' l'esatto contrario di quanto richiesto dal consiglio con una risoluzione del 2019 - ricordano i due consiglieri - . L'obiettivo era rimettere in funzione il tempo pieno grazie a uno spazio per il servizio mensa e il recupero della struttura. Il quadro è cambiato? La sinistra aveva l'obbligo di aprire un confronto con le commissioni consiliari condividendo altre possibilità di utilizzo. Non è stato fatto, abbiamo dubbi sulla legittimità dell'atto e chiederemo approfondimenti anche agli uffici, riservandoci ulteriori azioni".