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Torrino Torrino / Via del Fosso del Torrino

Torrino, incontro municipio-Acea per i lavori al collettore fognario guasto da vent'anni

Canale (Civica Raggi): "Tutto parte da una nostra mozione bocciata dalla maggioranza". L'infrastruttura, realizzata nel 1995, ha palesato difetti di progettazione già nel 2002

Il collettore fognario di via Fosso del Torrino ha una storia lunga decenni. Progettato male, i difetti nella sua realizzazione sono emersi già dal 2002, sette anni dopo la costruzione, ma solo nel 2020 una commissione capitolina sancì che il ristagno delle acque reflue che mettevano e tuttora mettono a rischio la stabilità del canale lungo 400 metri sono dovute ad alcune contro-pendenze. La notizia di oggi è che mercoledì 11 maggio la giunta del IX municipio incontrerà Acea Ato 2 per stabilire le spese necessarie ai lavori, da inserire poi nel piano investimento della partecipata. 

Una novità giunta alla fine di un consiglio municipale nel quale una mozione presentata dalla consigliera della Civica Raggi, Carla Canale, è stata bocciata con l'astensione da parte della maggioranza di centrosinistra, che precedentemente aveva chiesto il ritiro dell'atto per permettere un'istruttoria a riguardo. "Istruttoria già effettuata durante la scorsa consiliatura - sottolinea Canale - con una videoispezione di Acea a seguito della commissione lavori pubblici, che ben aveva evidenziato causa ed effetti del mal funzionamento del collettore, indicando gli interventi da svolgere". 

Il collettore è stato realizzato nel 1995 dal consorzio Torrino Collinare, poi fallito, ed è situato tra via Cina e il depuratore Roma Sud, è lungo circa 400 metri e attraversa la via Ostiense. Nonostante numerose segnalazioni di miasmi arrivate nell'arco di dieci anni dalla zona, le ispezioni hanno fatto emergere un problema diverso: la struttura rischia di cedere, appesantita dalle acque stagnanti. Durante la commissione del novembre 2020 vennero mostrati i video di liquami, chiusini aperti, pozzetti d'ispezione inaccessibili e distacchi dai solai, con un rischio di crollo di un pezzo di strada molto concreto.

Carla Canale e la capogruppo del M5S in assemblea capitolina Linda Meleo, pur definendosi "felici che la nostra azione politica di opposizione sia servita a stimolare la giunta nella sua attività" , rivendicano "l’importanza dell’indirizzo politico preventivo del consiglio anche quando all’interno di esso l’attività è svolta dall’opposizione, così come previsto dall’art 49 della Costituzione". Per le due rappresentanti dell'opposizione "solo a seguito della protocollazione della mozione (avvenuta il 21 aprile, ndr) la giunta si è attivata e ha previsto proprio per domani, 11 maggio, l'incontro con Acea Ato 2 e il comitato di quartiere Torrino Decima per svolgere proprio quanto da noi richiesto". 

Non è d'accordo l'assessora ai lavori pubblici Paola Angelucci, che fornisce una ricostruzione diversa dei fatti: "L'incontro di domani con Acea - spiega a RomaToday - scaturisce da un appuntamento fissato da mesi insieme ai comitati di quartiere e fatto il 28 aprile, che aveva come tema principale i problemi dovuti al teleriscaldamento. In quel contesto, abbiamo chiamato anche il responsabile Acea per il collettore di via del Fosso del Torrino, al fine di discutere dei miasmi che periodicamente vengono denunciati dagli abitanti della zona. Così abbiamo fissato un altro incontro tematico, che già c'è stato nei giorni scorsi. In quella sede ho fatto sì che il municipio si prendesse un impegno, diventando parte attiva del percorso di risoluzione del problema insieme ai cittadini. E Acea da parte sua ha già dichiarato che c'è un cronoprogramma, che io ovviamente vorrò vedere, con investimenti già stanziati. Ovviamente noi collaboreremo per la risoluzione di eventuali problemi, anche di viabilità, dovuti al cantiere". 

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