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Torrino Torrino / Via di Decima

Torrino: chieste regole certe e chiare nell’istituzione dei Comitati di Quartiere

Il CdQ Decima Torrino chiede che ciascuno CdQ sia regolamentato da uno Statuto di Roma Capitale in grado di garantire "legittimità e rappresentatività" ma anche "i rapporti con l'amministrazione"

I Comitati di Quartiere, soggetto giuridico dai contorni nebulosi, hanno sempre giocato un ruolo importante. Come  portavoce delle istanze del territorio, si sono spesso rivelati utili ad individuare e risolvere le varie problematiche insorte. Talvolta, tuttavia, permettendo ai loro aderenti di scendere in politica, hanno dato la sensazione di trascendere alla loro originaria missione, se per tale si intende un ruolo di mediazione tra società civile e amministrazione locale.

COMITATI DI QUARTIERE E POLITICA - Non è raro, infatti, trovare presidenti, segretari, membri del Consiglio Direttivo d’un Comitato di Quartiere, divenire agguerriti candidati nelle elezioni municipali. E se questo da una parte è comprensibile, perché nel Comitato di solito ci si interessa proprio dei problemi del territorio, dall’altra rende complicata la loro gestione. Dal Comitato di Quartiere Decima Torrino, uno dei più brillanti tanto sul piano delle iniziative prodotte, quanto su quello delle regolamenti implementati, è arrivata una richiesta interessante. A pochi giorni dalle elezioni, il CdQ presieduto da Federico Polidoro, ha infatti inoltrato un appello ai candidati Presidenti del IX (ex XII) Municipio.

UN COMITATO PER OGNI QUARTIERE - In un documento dal titolo “partecipazione popolare e tutela dei diritti civici”,  il CdQ “facendo riferimento ai principi  di democrazia partecipata” espressi sia nello “Statuto di Roma Capitale (at.8) che nel Regolamento del Municipio XII (artt. 5- 11 – 12)” ha chiesto al futuro minisindaco “un preciso impegno ad attivarsi per far deliberare dalla futura Giunta e/o Consiglio Municipale uno Statuto o un Regolamento Municipale dei Comitati di Quartiere presenti nel territorio”. La richiesta, degna di nota proprio perché partita da un Comitato di Quartiere, mira ad un fine preciso. “Il futuro Statuto/Regolamento – si legge ancora nell’appello citato – dovrebbe individuare e riconoscere i quartieri esistenti nel territorio municipale, prevedendo per ognuno di essi la costituzione del corrispondente Comitato di Quartiere, quale organismo formalmente riconosciuto e interlocutore in occasioni di decisioni che impattino sull’intero territorio municipale”.

LA CONSULTA DEI CDQ - Poco oltre, nel documento inoltrato a tutti i candidati Presidente, si  spiega come “lo Statuto regolamenterebbe da un lato le caratteristiche di costituzione, legittimazione e rappresentatività di ciascun Comitato e dall’altro i rapporti con l’Amministrazione. I Comitati territorialmente riconosciuti e in possesso dei requisiti stabiliti, faranno parte di una specifica Consulta, al pari di altre già presenti – propone ancora il CdQ Decima Torrino – al fine di promuovere e favorire a partecipazione dei cittadini alla vita socio amministrativa locale”.  Una proposta interessante ed innovativa che sia Andrea Santoro che Paolo Pollak, il 9 e 10 giugno al ballottaggio, stando a quello che ci riferisce lo stesso Comitato di Quartiere, avrebbero già accettato.

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