Dalla parte di Virginia Raggi. Il Comitato "Difendiamo Tor di Valle dal cemento", a poche ore dalle elezioni, è sceso in campo a sostegno della candidata pentastellata. Lo ha fatto contestando le dichiarazioni del Direttore Generale Baldissoni, verso le quali si esprime “una ferma disapprovazione”.

LA CAUSA MILIONARIA - Non è piaciuta la dichiarazione  del Direttore Generale dell’A.S. Roma finita giovedì 16 sui giornali. In particolare gli attivisti del Comitato contestano il passaggio  in cui si fa riferimento al rischio di una possibile causa milionaria, di cui il “prossimo sindaco” dovrebbe assumersi la responsabilità, qualora  “bloccasse il progetto dello stadio”.  Difronte “al pericolo di una vittoria di Viriginia Raggi al ballottaggio, il DG si lascia andare al ricatto di una minaccia di richiesta di risarcimento” scrive in una nota il Comitato, che difende l’onestà intellettuale di candidati come Raggi e Fassina, schieratisi apertamente contro il progetto. “Evidentemente la spudoratezza e la mancanza di vergogna - si legge in riferimento al minacciato risarcimento danni -  fanno perdere a costoro financo la misura del ridicolo”.

LA FOGLIA DI FICO - Da tempo il Comitato Difendiamo Tor di Valle, sottolinea quante siano poche le cubature interessate dall’edificazione dello stadio, a fronte di quelle previste per il progetto complessivo. “Lo stadio è  solo una foglia di fico per nascondere i veri interessi e le vere dimensioni del “Business Park”  e questo – spiega il Comitato – ormai l'hanno capito tutti”. Per esser ancor più espliciti, si ricorda anche che “l'A.S. Roma che non sarà proprietaria dello stadio e per usarlo pagherà un affitto milionario al finanziere americano James Pallotta”.  

IL CEMENTO - Una volta prese le difese del candidato Sindaco pentastellato, il Comitato non risparmia una stilettata al suo avversario al ballottaggio. “Dispiace vedere come il candidato sindaco Roberto Giachetti abbia sposato questa causa, così come quella delle fantomatiche Olimpiadi, dimostrando di mantenersi del solco di chi ha sgovernato Roma negli ultimi due decenni  a servizio della lobby dei palazzinari, dei faccendieri, dei procacciatori d'affari”.