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Spinaceto Spinaceto / Via Carlo Avolio

Spinaceto, il Tribunale salva il Teatro della Dodicesima: il Comune aveva chiesto la restituzione dei locali

L’associazione che gestisce il teatro ed altre aule dell’ex scuola Mameli ha vinto il ricorso

L’associazione Spinaceto Cultura non deve restituire al Comune i locali di via Carlo Avolio. Lo ha stabilito il Tribunale di Roma a cui, la realtà che da oltre vent’anni gestisce il Teatro della Dodicesima, si era appellata.

In via Carlo Avolio, negli spazi dismessi dell’ex scuola media Mameli, dal 2000 vengono infatti erogati corsi di teatro, danza, yoga, musica. E’ un punto di aggregazione importante per centinaia di persone. Per ammissione del presidente del Comitato di Quartiere Guido Basso, rappresenta “l’unico presidio culturale di Spinaceto”. 

Il contenzioso con il Comune

All’associazione culturale il Comune aveva chiesto la riconsegna degli spazi ed il pagamento di 450mila euro di arretrati. “Non abbiamo ricevuto altre richieste risarcitorie, però abbiamo vinto la causa contro la restituzione dei locali” ha annunciato Massimo Mattei Otranto, direttore dell’associazione Spinaceto Cultura “Il Tribunale Civile di Roma ha dichiarato illegittima la richiesta di riacquisizione in autotutela dei locali che, in questo caso, erano stati assegnati alla nostra Associazione ed ha condannato Roma Capitale al pagamento delle spese legali” ha spiegato Mattei Otranto.

La delibera 140

La richiesta di riacquisizione degli spazi, è conseguente alla delibera 140. Il dispositivo, approvato dall’amministrazione di Ignazio Marino, è finalizzato alla riconsegna del patrimonio indisponibile di Roma Capitale. Si tratta di locali spesso fatiscenti che il Comune aveva concesso a prezzi calmierati per farvi svolgere attività socio culturali. . Poiché le assegnazioni sono scadute, il Campidoglio ha avviato due operazioni. Una è finalizzata ad ottenere il pagamento, a canone di mercato, degli affitti di quei locali la cui assegnazione era scaduta. L’altra è volta al recupero di quegli stessi spazi, definiti “patrimonio indisponibile”. 

Perchè il Comune ha perso la causa

“Nel nostro caso il giudice ha accertato che l’immobile, assegnato in stato di degrado ed abbandono, è stato riqualificato e reso fruibile grazie al lavoro della nostra associazione. Di conseguenza – ha spiegato il direttore di Spinaceto Cultura – questi locali non possono essere considerati patrimonio indisponibile. Se il Comune vuole riacquisirli, deve fare un procedimento amministrativo specifico”. Il Campidoglio può anche decidere di fare ricorso in appello, perché la sentenza è di primo grado. “Ma in casi analoghi, difronte alla sconfitta in primo grado – ha sottolineato Massimo Mattei Otranto – il Comune non l’ha mai fatto”.

Il confronto sulla 140

Il caso del Teatro della Dodicesima, che fa parte del coordinamento CAIO (Comunità per le Autonome Iniziative Organizzate), è simile alla condizione in cui si trovano centinaia di realtà su cui pendono gli effetti della delibera capitolina.  “Ora – ha concluso in una nota CAIO – si riavvii immediatamente il confronto per superare definitivamente la delibera 140, così evidentemente sbagliata, pericolosa e nociva per tutte quelle realtà territoriali che operano con e per i cittadini”. La nuova delibera recentemente annunciata dalla Raggi, per questo coordinamento, non risolve infatti il problema. Se non s'interviene riavviando il dialogo c'è dunque il rischio che, il Campidoglio, si trovi a dover gestire una considerevole quantità di ricorsi. Potenzialmente tanti quanti sono gli spazi che sta cercando di riprendersi. Centinaia. 

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