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Spinaceto: scandalo Punto Verde Qualità. Arrivano le manette

Arrestato l'uomo della Maspen Sport S.r.L., piccola azienda assegnataria del Punto Verde in via di Mezzocammino, a Spinaceto

A Spinaceto esistono due importanti progetti legati alla filosofia del Punto Verde Qualità. Da una parte, a ridosso del Liceo Classico Plauto, sulla via Pontina, c’è la cosiddetta “Città del Rugby” riconducibile al gruppo Abbondanza.

Su via di Mezzocammino, a segnare uno spartiacque tra Spinaceto, Villaggio Azzurro e Casal Brunori, ne esiste un altro, di cui più volte si è scritto soprattutto in riferimento allo spostamento del mercato bisettimanale. Si tratta di un'area, che occupa l’intera vallata del parco, assegnata al gruppo Maspen Center Sport S.r.L.

Un progetto ambizioso, con cui la piccola S.r.l., realizzando una piscina, un campo da mini golf, ed una serie di esercizi commerciali, si sarebbe garantita un utile niente male, sicuramente più che sufficiente a compensare le spese di manutenzione del parco.

Perché in effetti, i Punti Verde Qualità sono nati proprio per questo, e cioè per affidare ad un privato, in gestione trentennale,  le aree verdi di cui  il Comune, per assenza di fondi, non riesce a garantirne il decoro.
In cambio, all’imprenditore si concede la possibilità di edificare, e di ottenere mutui dalla Banca di Credito Cooperativo, garantiti dal Campidoglio che, di fatto, rimane proprietario dell’area e delle nuove costruzioni.

Ebbene, per realizzare il suo Punto Verde Qualità, la Maspen Center Sports Srl chiese ed ottenne lo spostamento del mercato bisettimanale di Largo Sergi, area prospicente il Parco Spinaceto, nella vicina vallata di Casal Brunori. Il costo dell’operazione, peraltro concessa con una determinazione dirigenziale firmata dall’allora direttore del X Dipartimento Paolo Giuntarelli , senza progetto esecutivo e senza gara d’appalto, era stato stabilito nella somma di 1,6milioni di euro.  Poi arrivata a 2,4 milioni, per realizzare un plateatico, edificare un bar e creare un parcheggio insufficiente ad ospitare i clienti del mercato.

Tra le molteplici proteste, inascoltate in primis dall’amministrazione municipale, dei residenti di Casal Brunori.

La notizia dell'arresto di oggi del consulente commerciale della Maspen Center Sport srl, società con un capitale sociale di appena 10mila euro,  ma che tra mutui e fideiussioni gestiva un progetto da circa 15 milioni, accresce i timori sulla trasparenza di un’operazione che, sicuramente, ha portato allo spostamento di un mercato. Ma che ha anche determinato la distruzione di un parco, molto amato dai residenti. Oggi ridotto ad un cantiere. Di cui non si conosce bene il destino.
 

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