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Spinaceto, sotto l'edificio fatiscente di Largo Cannella si allena il campione italiano di bocce. Ed ha solo 19 anni

Si allena in una bocciofila realizzata nei garage abbandonati di Largo Cannella. E' fiero dello sport che pratica e consiglia di puntarci: "Nel calcio a 35-40 anni smetti. Invece a bocce può diventare un campione"

E' iscritto al primo anno dello IUSM e, da bravo atleta, passa il tempo a collezionare record. Lorenzo Fedele si è specializzato però in uno sport che di raro viene associato alla sua giovane età. Ad appena diciannove anni infatti, in squadra con Stefano Rughetti, si è diplomato campione italiano di bocce. Si allena al piano interrato di un edificio fatiscente. Lo è al punto tale che il Municipio ha deciso di chiudere, per degrado ed insicurezza, il piano terra. Basta però scendere di un livello per scoprire che ci sono un centinaio d'atleti iscritti in uno spazio totalmente riqualificato: la storica bocciofila di Spinaceto.

Lorenzo è il primo titolo che vinci?

E' la prima volta che partecipo e vinco un campionato italiano categoria a coppie di livello "C" tra i seniores. Ma a livello giovanile ho partecipato a diversi campionati. Sul piano delle vittorie mi sono aggiudicato per due volte la Coppa Italia per comitati ed ho anche inaugurato e successivamente perfezionato il record di tiro di precisione.

Quando hai incominciato a giocare a bocce?

La prima gara l'ho fatto attorno ai sei anni, quindi ho cominciato anche prima. Vengo da una famiglia di persone appassionate a questa disciplina. Io miei genitori sono stati giocatori di buon livello e mia madre è stata anche con la nazionale italiana.

Ma i tuoi coetanei cosa pensano di questa tua passione?

Credono che sia uno sport adatto a persone più mature. Ma in realtà non è così e la partecipazione ai campionati juniores ogni volta lo dimostra. Però si tratta soprattutto di giovani e giovanissimi che vengono dal Nord Italia, perchè qui da noi c'è una maggiore resistenza culturale.

Tu invece consiglieresti ad un tuo coetaneo di praticarlo?

Assolutamente sì. Perchè è uno sport che t'insegna a gestire i picchi di adrenalina. Bisogna imparare ad avere sangue freddo, concentrazione. E poi è importante anche avere una certa disciplina negli allenamenti

Dove ti alleni?

Io vado nella bocciofila dell'Associazione Sportiva Dilettantistica di Spinaceto, in via dei Martiri di Marzabotto. Ho cominciato lì e tutt'ora ci vado tre o quattro volte la settimana. Si tratta di uno spazio storico, realizzato all'interno di quelli che dovevano diventare i garage di un mercato coperto. Ovviamente il mercato non l'hanno mai realizzato. Ma voglio dire che sono fiero d'indossare la divisa della mia società che tra l'altro, negli stessi campionati italiani a squadre, si è classificata al secondo posto.

Quindi consigli di praticare le bocce?

Sì e non solo ai giovani. La maggior parte delle persone che fanno questo sport ha una media di trentacinque, quarant'anni. A quell'età nel calcio si smette di giocare. Nelle bocce invece puoi ancora diventare campione italiano e toglierti qualche soddisfazione, anche economica. Perchè ci sono tornei con poste in palio che vanno dai cento ai cinquecento euro. Non diventi ricco, ma sicuramente ti fanno sempre comodo.

Il campione italiano di bocce viene da Spinaceto

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