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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Una foresta di ulivi per "mangiare" la Co2: il progetto di adozione punta a 100 nuovi alberi

L'iniziativa è partita a Natale nel quartiere di Casal Brunori, dove già esiste un orto all'interno di un parco curato dal comitato di quartiere. Per adottare un esemplare bastano 60 euro

L'obiettivo è quello di arrivare a 100 olivi piantati, così da creare una vera e propria foresta urbana. E' per questo che l'associazione di promozione sociale "Vivere In" ha lanciato una campagna rivolta a tutti i romani affinché adottino un esemplare per aiutarla ad ultimare il prima possibile la forestazione. 

Un progetto per la forestazione a Casal Brunori

Il progetto si sviluppa intorno al parco "Ort9 - Sergio Albani" di via Armando Brasini, Casal Brunori, periferia sud della Capitale, nel IX municipio. In quel pezzo di verde, curato interamente dai cittadini del comitato di quartiere, dal 2017 esistono 107 lotti di orti urbani, di cui si occupano centinaia di persone. Un lungo percorso seguito sin dall'inizio dalla onlus "Vivere In" insieme al dipartimento tutela ambientale, Risorse per Roma e all'ufficio tecnico del IX. Adesso, una volta chiusa la campagna d'adozione, nascerà anche un oliveto urbano. 

I benefici: meno Co2, più ossigeno e riqualificazione urbanistica

I benefici ambientali e paesaggistici della forestazione fatta con gli olivi sono diversi: dalla mitigazione delle isole di calore dovute alla presenza di insediamenti urbanistici sempre più popolosi, all'assorbimento di 600 chilogrammi di anidride carbonica (Co2) ogni anno e al conseguente rilascio di 7.000 chilogrammi l'anno di ossigeno. Non meno importante il miglioramento del benessere cittadino e la riqualificazione di aree abbandonate, dismesse o malmesse. "Diversi studi dimostrano che gli olivi possono migliorare la qualità dell'aria e dell'acqua - spiega a RomaToday Nicole Delfi, 27 anni, laureata in Scienze agrarie e ambientali e responsabile dei progetti per "Vivere In" - ridurre gli effetti delle isole di calore urbane e fornire habitat alla fauna selvatica e aumentare il valore delle proprietà vicine". 

Adottati 37 alberi, l'obiettivo è arrivare a 100

"Il progetto nasce con il partenariato del IX municipio - continua Nicole - e abbiamo la possibilità di riqualificare un'area. Avevamo pensato di cercare fondi partecipando a dei bandi, ma è difficile e lungo come iter. Così, invece di chiedere finanziamenti esterni, abbiamo pensato di coinvolgere la comunità di quartiere. In Toscana e al sud, per esempio in Puglia, queste iniziative vanno molto. La differenza qui a Roma è che in cambio del contributo una tantum di 60 euro, chi adotta l'olivo non riceve l'olio in cambio, ma prende parte ad un progetto ambizioso sin dall'inizio. Infatti verranno messi a dimora esemplari giovani, di due anni". Insomma, invece della spremitura il cittadino che adotta l'albero avrà l'onore di prendersi un piccolo merito: aver contribuito a migliorare la qualità dell'aria nella propria città, anche se non nel proprio quartiere. "Al momento abbiamo 37 olivi adottati in tre settimane - spiega Nicole - e molti sono fuori da Casal Brunori, anche fuori dal IX municipio". 

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