L'albergo con 330 profughi sommerso dalla solidarietà dei romani
Sono 133 bambini e quasi tutte donne, arrivati il 12 marzo e ospitati dal Mercure West a Spinaceto
Sono arrivati il 12 marzo tramite i corridoi umanitari attivati sin dall'inizio della guerra in Ucraina, portando con sé lo stretto necessario e in alcuni casi gli animali domestici: 330 profughi ucraini, 133 dei quali bambini e il resto quasi esclusivamente donne, ospiti del Mercure Roma West a Spinaceto, via degli Eroi di Cefalonia, hanno fatto scattare la gara di solidarietà da parte dei cittadini del IX Municipio. Anche troppo, in verità.
Dove portare le donazioni
Come raccontano dall'hotel, infatti, l'arrivo di beni di ogni genere è stato enorme: "Stiamo ancora smaltendo tutto quello che è stato portato - fanno sapere a RomaToday dal desk - ma abbiamo dovuto mettere una locandina qui fuori, in italiano e ucraino, nella quale spieghiamo che adesso il punto di raccolta è altrove". Si trova, infatti, in via Antonio Pacinotti 18, nei pressi del ponte di ferro, dove ha sede la Croce Rossa dell'VIII Municipio, venti minuti di auto dall'albergo.
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La Protezione Civile attiva
Anche il gruppo di Protezione Civile del IX, il gruppo Camelot Him, si è attivato: "Abbiamo letto su Facebook della presenza di queste persone - spiega a RomaToday Ugo Gentile - al momento non abbiamo ricevuto regole d'ingaggio da comune e regione, penso arriveranno tra oggi e domani (martedì 22 o mercoledì 23 marzo, ndr). La fuga di notizie sui social, chiamiamola così, ha creato dei problemi perché tutti si sono presentati lì senza criterio, portando anche molti beni inutili". Tra questi il cibo, perché il direttore dell'hotel ha messo tutti i profughi a pensione completa.
L'assessora Luisa Laurelli
Dal Municipio, l'assessora alle politiche sociali Luisa Laurelli annuncia una riunione con il gruppo Dispensa Sociale, che raccoglie varie associazioni di volontariato del territorio tra le quali Croce Rossa e Sant'Egidio: "Vorrei che tutta l'organizzazione finisse sotto l'ala municipale - spiega - e della protezione civile, per impedire che vengano portate avanti iniziative individuali senza senso. In ogni caso, appena saputo dei 330 profughi al Mercure, ho allertato il gruppo Camelot e ci si è accordati con il direttore dell'albergo che, man mano emergeranno necessità, saranno loro a intervenire". Le prime richieste hanno riguardato neonati e animali: "Molti hanno portato cani, gatti e altri animaletti - conclude l'assessora - e la protezione civile si è già adoperata per raccogliere e far avere i mangimi".