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LETTORI: "A Spinaceto Cultura moriamo di freddo nell’indifferenza generale"

La lettera d'un operatore dell'associazione più longeva del quadrante, denuncia un iter burocratico lento e farraginoso che mette a repentaglio il regolare svolgimento delle attività erogate

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Massimo Mattei Otranto, un operatore di Spinaceto Cultura, l'associazione che da oltre 20 anni promuove iniziative socio culturali nel quartiere, tra musica, teatro, yoga e tanto altro.

La lettera, come si vedrà, nasce dall'esigenza di denunciare un iter  burocratico, particolarmente farraginoso, nato per la semplice richiesta di mettere in funzione i riscaldamenti. Richiesta ancora inevasa, con tanti disagi per i numerosi frequentanti della struttura.

OGNI ASSOCIAZIONE PROVVEDA PER IL GAS - Lo scorso anno  il Municipio XII (presidente Calzetta, il responsabile dell’ area 11 dell’ Unità Organizzativa Tecnica del Mun. XII Bruno Balzi e il responsabile dell’ ufficio Gestione Patrimonio in Concessione del Comune dott. Mario Colalillo)   ha convocato tutte le associazioni che operano in via C. Avolio, 60 nella ex scuola media Mameli per annunciare che, in seguito ai lavori che porteranno il Centro anziani che si trova sempre in via Avolio, 60 ad avere un impianto di riscaldamento autonomo rispetto al resto dello stabile, l’ utenza del gas non sarà più fornita dal Comune , per cui ogni associazione dovrà provvedere a proprie spese.

LA RICHIESTA DI ASSEGNAZIONE DELLA CALDAIA - Passato un anno il 4 ottobre il Municipio XII ci comunica tramite fax prot. N. 77736, dell’ interruzione del servizio. Dopo aver fatto le dovute valutazioni in termini di costi e tempistica per la realizzazione di un nuovo impianto di riscaldamento per i locali di nostra competenza, inviamo il 2 novembre una richiesta al municipio XII di assegnazione della caldaia sobbarcandoci i costi di manutenzione e del consumo. A fine novembre non avendo ricevuto risposte nonostante le continue rassicurazioni  del sig. Bruno Balzi sul regolare procedimento della pratica, io e mia madre (il presidente dell’ associazione) andiamo al dipartimento S.I.M.U. a parlare con il sig. Alessandro Giarè, responsabile dell’ ufficio I del servizio III dell’ Unità Edilizia Sociale-Impianti del Comune che ci dice che soltanto il 22 novembre ha ricevuto la richiesta da parte del municipio. Ci dice inoltre che deve essere il Dip. Del Patrimonio del Comune ad inviargli un nulla osta per poter procedere all’ assegnazione. Quindi, con l’ ordinanza di assegnazione del Sindaco in mano, andiamo al Dip. Patrimonio per parlare con l’ architetto Francesca Bedoni, dirigente dell’ ufficio GESTIONE AMMINISTRATIVA E TECNICA DEL PATRIMONIO che ci dice che non ci sono problemi per il nulla osta ma, udite! udite!, deve essere il sig. Giarè a fare loro una richiesta. Questo giovedì 6 dicembre.

IL MISTERO DEI FAX SPARITI - Quindi mandiamo al Dip. Patrimonio il giorno 7/12 una copia del fax mandato il 2 novembre e lo stesso giorno ci comunicano che l’ architetto Bedoni ha provveduto ad accelerare la pratica inviando un fax al sig. Giarè. Lunedì 10 risentiamo il sig. Giarè che ci dice di non aver ricevuto niente, gli diciamo che deve fare questa richiesta, ma per lui basta che la comunicazione del Dip. Patrimonio. Lo stesso giorno Giarè sente telefonicamente l’ architetto Bedoni per farsi inviare un fax, che non arriverà mai. Da lunedì 10 telefoniamo ogni giorno a tutti gli uffici citati sopra per seguire l’ andamento della procedura, fino a quando oggi 13/12 un ennesimo ufficio del Dip. Patrimonio ci dice che se non ricevono un fax da Giarè non possono muoversi. Così noi aspettiamo, Giarè aspetta ed ora aspetta anche il Patrimonio. Chi? Noi che un po di buon senso, efficienza e rispetto per gli altri illumini i dipendenti del Comune di Roma.

LEZIONI DESERTE A CAUSA DEL FREDDO - Così ad oggi la nostra associazione che è in attività da 20 anni, che svolge un importante servizio culturale per i cittadini del territorio senza ricevere finanziamenti pubblici, muovendo centinaia di persone, soprattutto giovani che negli anni da allievi sono diventati insegnanti, che nei locali assegnati con ordinanza del sindaco (gli unici ad averla tra le associazioni presenti a via Avolio insieme all’ A.D.S. Street of Life) ospita oltre alle proprie attività, quelle del Centro Diurno per Adolescenti del Mun. XII di via di Valleranello, e altre importanti realtà culturali come l’ UPTER, rischia di chiudere a causa del disinteresse degli uffici competenti. Molto forti sono infatti i disagi dovuti al clima rigido che già in questi giorni compromette le nostre attività. Al punto che molti allievi stanno cominciando a disertare le lezioni per l’ impossibilità di stare nelle aule, e per risolvere al più presto questa situazione si sono spontaneamente organizzati in una raccolta firme da inviare al sindaco Alemanno. Iniziativa che in un solo giorno ha registrato l’ adesione di 60 soci.
Al di là di tutto è surreale che si debba lottare per pagare con le proprie tasche un servizio, sollevando l’ istituzione pubblica di una spesa importante.

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