EUR: “Finalmente rimossa la statua in Piazza Marconi”
Il Presidente di Ecoitaliasolidale Piergiorgio Benvenuti e l'architetto-paesaggista Giuliano Piccotti esprimono piena soddisfazione
“Condividiamo le parole del sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali, Francesco Giro, di ringraziamento all'ente Eur Spa per aver accolto la richiesta di rimuovere l'opera 'Il Risveglio" dell'artista Seward Johnson a Piazza Marconi all'Eur. Un’opera d’arte posizionata nel novembre 2009 attorno all'obelisco di Arturo Dazzi che avrebbe dovuto rimanere esposta per un periodo limitato e che invece a tutt’oggi era presente al centro della piazza Gugliemo Marconi.
Altresì a nostro parere la scelta dell’opera d’arte evidentemente non dialogava con l’urbanistica, l’architettura e la storia del luogo oltre che essere discutibile il posizionamento, il centro di una rotonda stradale”.
E’ quanto dichiarano in una nota congiunta Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento – Ecoitaliasolidale, e l’Architetto Paesaggista Giuliano Piccotti, Responsabile del Dipartimento “Roma Capitale” di Ecoitaliasolidale.
“Nobile è anche la volontà dello scultore americano di rappresentare i cinque elementi visibili, una mano, la testa, un braccio, una gamba, un piede, per raffigurare il risveglio dell’uomo e delle coscienze, la caduta del muro di Berlino che simboleggia l’abbattimento di tutti i muri, una vittoria dell’uomo sulla costrizione del potere e delle sue logiche, ma che è stato posizionato –proseguono Benvenuti e Piccotti- in un contesto dove l’architettura e l’arte debbono avere una valenza omogenea, soprattutto se il posizionamento non è per un tempo limitato, ma si tratta di anni”.
“Ribadiamo altresì che vi sono autorizzazioni da rispettare, soprattutto se si tratta di luoghi della città di assoluto pregio architettonico e tutelati dalle norme del Codice Urbani dei Beni Culturali e del Paesaggio”.
“Auspichiamo che in futuro si possano rispettare rigorosamente le norme in atto ed i vincoli esistenti per l’esposizione di opere d’arte nella Capitale, comprese le procedure di evidenza pubblica, ed altresì sarebbe opportuno –concludono Benvenuti e Piccotti- scegliere posizionamenti più consoni rispetto ad un’aiola in un incrocio fra arterie a scorrimento veloce”.