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Eur Laurentina / Largo Peter Benenson

Rifiuti, dai comitati del IX ultimatum ad Ama: "Ripristini il servizio o chiederemo risarcimento"

Pronta una class action se entro la prima settimana di febbraio la municipalizzata non tornerà agli standard pre-pandemia

Ripristinare il servizio di raccolta dei rifiuti entro la prima settimana di febbraio o sarà class action. Il coordinamento dei comitati di quartiere del Municipio IX lo ha comunicato ufficialmente ad Ama Spa, ma anche al sindaco Roberto Gualtieri, all'assessora capitolina al ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi e ai rispettivi omologhi Titti Di Salvo e Alessandro Lepidini. 

Tutti i quartieri uniti contro Ama

Da Casale Brunori a Fonte Laurentina, da Torrino Mezzocammino a Tor de' Cenci Spinaceto passando per Decima, Vitinia, Falcognana, Eur Papillo, Cinque Colline e Giuliano Dalmata, tutti i quartieri del IX si sono uniti nel richiedere alla municipalizzata dei rifiuti di rispettare il contratto di servizio. "Da diversi mesi - si legge nella lettera - la gestione della raccolta presenta criticità enormi e tali da determinare una situazione di allarme sul piano igienico-sanitario, dovuta principalmente alla grave inosservanza della frequenza degli interventi". 

Il porta a porta ridotto, la Ta.Ri. no

Prima della pandemia, infatti, nei quartieri serviti dal porta a porta (tutti tranne Spinaceto e Laurentino-Fonte Ostiense) il ritiro era previsto 3 volte a settimana per l'organico, 2 per carta, multimateriale e indifferenziato, una volta per il vetro. Ma come ricorda il coordinamento "Ama ha unilateralmente disposto la modifica del calendario di raccolta a far data dal mese di marzo 2020". Ovvero con l'esplosione della pandemia "in forza di imprecisate disposizioni governative che, in realtà, non disponevano nè dispongono - si legge nel documento - alcuna riduzione della raccolta, ma doverose misure di prevenzione e sicurezza sanitaria per il trattamento dei rifiuti prodotti da utenti positivi al Covid 19". A distanza di due anni da quel periodo buio per Roma e per tutto il Paese, finito il lock - down e finite anche molte delle restrizioni anti - contagio imposte dalla zona rossa "non appare giustificabile la rimodulazione del servizio, atteso che i costi sostenuti dagli utenti sono i medesimi". 

"Andiamo avanti con le segnalazioni emergenziali"

In poche parole: la tariffa sui rifiuti viene pagata regolarmente e a prezzo pieno, ma il servizio è stato ridotto. "E inadeguato - specifica Francesco Aurea del Cdq Torrino Mezzocammino - come è evidente a tutti. Quindi mantenere la Ta.ri. come due anni fa, senza che il servizio sia lo stesso, è come minimo incongruente. Faccio presente che ad oggi noi proseguiamo nel fare segnalazioni emergenziali all'assessore Lepidini, che interviene direttamente, anche in condomini dove Ama non si fa vedere per due o tre settimane. Ma questa non può diventare la regola". 

L'ultimatum: tutto come prima entro febbraio

Dieci giorni fa alla fine di un consiglio straoardinario del IX è emersa la necessità bipartisan di istituire un tavolo di monitoraggio sulla situazione rifiuti nel territorio, con potenziamento del porta a porta ed estensione anche a quei due quartieri dove ancora è in vigore la raccolta stradale. I cittadini, però, sembra non abbiano intenzione di aspettare a lungo. Nella missiva diretta a tutte le istituzioni cittadine e locali si avverte che "qualora il servizio non venisse tempestivamente ripristinato e correttamente erogato entro e non oltre la prima settimana di febbraio - l'ultimatum dei comitati -, procederemo alla richiesta di rimborso della Ta.Ri. versata negli ultimi 2 anni a fronte di un servizio non ricevuto, promuovendo un’iniziativa collettiva che coinvolgerà i cittadini dei quartieri da noi rappresentati". 

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