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Mostacciano: ko il condizionatore, 150 persone a casa senza chemio e radio

La disavventura, capitata ieri ad oltre un centinaio di pazienti accorsi al Regina Elena, ha colpito anche molti degenti in attesa di un intervento chirurgico

Una giornata passata a sfidare l’ennesimo sciopero dei trasporti. Per arrivare ad un’ospedale, specializzato in cure oncologiche e sottoporsi ai necessari trattamenti. Oppure no.

Niente radio, né chemio, ieri, all’Istituto Oncologico Regina Elena, di Mostacciano.
A causa di un blocco nel sistema di condizionamento, la temperatura ha superato i 27 gradi. Soglia massima, superata la quale la carica batterica in sala operatoria cresce esponenzialmente. Risultato: impossibile operare. Ma gli effetti negativi, di un improvviso innalzamento di temperatura, ineriscono anche il versante terapico, laddove, per il rischio di contaminazioni batteriche, si interrompe anche il lavoro di preparazione dei farmaci chemioterapici. Risultato?
Tutti a casa.
Oltre 150 pazienti hanno, a malincuore, dovuto rinunciare alla concordata terapia e fare marcia indietro.

Ma il direttore amministrativo del Regina Elena, ha garantito che si è trattato di un problema in fase di superamento. L’acquisto, finanziato dalla Regione, di un nuovo impianto è già avvenuto ed adesso si tratta soltanto di montarlo.
Intanto, sabato e domenica, per compensazione, dovrebbero restare operativi i reparti interessati al “black out”.
Ed una buona notizia, per quei 150 pazienti, già è pronta: non sono previsti scioperi dei trasporti. Almeno questo.
 

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