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Ponte ferroviario: contestata l'operazione che porterà alla chiusura di via Ardeatina

Monta la protesta per l'annunciata iniziativa di rifacimento del ponte ferroviario. Contestata anche l'opera di compensazione concordata con RFI. In assenza di altri interventi sulla viabilità si rischia il congestionamento del quadrante

Commissione congiunta in Città Metropolitana per affrontare il prossimo rifacimento del ponte ferroviario di Falcognana. L'infrastruttura, lesionatasi anche per il passaggio dei mezzi pesanti, sarà rifatta da RFI. Un'operazione laboriosa che determinerà la chiusura della consolare, nel tratto interessato dai lavori, per circa tre mesi. Con tutti i disagi che residenti e pendolari dovranno affrontare sul piano della viabilità.

Imprigionati nel traffico

A compensazione dei problemi che gli abitanti di Falcognana e zone limitrofe saranno costretti a sopportare, il Municipio IX aveva richiesto una serie di opere. Nella seduta di commissione svoltasi nella Città Metropolitana il 15 maggio, è stato chiarito quale dote riceverà il territorio. "I cittadini saranno destinati ad essere imprigionati nel traffico"  ha concluso Alessandro Lepidini, consigliere municipale del Partito Democratico.

Nessuna viabilità alternativa

La compesazione ottenuta è stata fortemente criticata dall'opposizione. Prevede infatti essenzialmente il rifacimento di via di Porta Medaglia che andava rifatta" sottolinea Lepidini, "ma non basta". Perchè in prima battuta era necessario pensare ad "una viabilità alternativa" in grado di bypassare la chiusura dell'ardeatina. Le altre richieste, condivise da PD e Fratelli d'Italia, sono state disattese: niente attivazione delle telecamere nella rotatoria di Flacognama, niente telecamere neppure in via di Porta Medaglia. Difficile quindi arginare il passaggio dei Tir su quest'ultima strada che, proprio dal transito dei mezzi pesanti, era stata ridotta ad un colabrodo. "Niente spostamenteo del capolinea del 2018 – ricorda Lepidini – nel tratto di via Ardeatina dopo il ponte". Tante richieste disattese, non possono che alimentare il malcontento dei cittadini.

Il sit-in di CasaPound

Nel solco delle proteste si inserisce anche CasaPound. I fascisti del terzo millennio si dichiarano "contrari alla chiusura del ponte ferroviario sull'Ardeatina, nel Municipio IX, e al conseguente ed inevitabile appesantimento del traffico che verrà convogliato su via di Porta Medaglia, di per sé già congestionata e soprattutto in pessime condizioni".  Motivi per cui annunciano la propria partecipazione ad un presidio in via Ardeatina, previsto per le ore 16 del 16 maggio a ridosso dell'area di cantiere. "Dobbiamo dare un segnale forte chiaro a questa amministrazione municipale a 5 Stelle incapace e scollata dai problemi reali dei cittadini" ha commentato Mauro Antonini, responsabile del Lazio per CasaPound Italia.

Cinque stelle soddisfatti

Sul fronte penstastellato però, si punta a gettare acqua sul fuoco. "Siamo soddisfatti anche se il risultato non è ottimale – ha commentato il presidente della commissione mobilità Giulio Corrente – come municipio avevamo ricevuto due richieste: ridurre i tempi di cantierizzazione e rifare via di Porta Medaglia. Abbiamo ottenuto entrambe". I lavori per la sistemazione del ponte, una volta organizzati gli interventi delle ditte che dovevano posare i sottoservizi, sono passati da sei mesi a tre mesi e mezzo. "Su Porta Medaglia otterremo invece una fresatura di 15mila metri quadrati ed il posizionamento di un nuovo e più spesso tappetino d'asfalto". Per quanto riguarda la sistemazione delle telecamere, "rimane nostra intenzione installarle" conclude il pentastellato. Ma sarà un obiettivo da realizzare in un secondo momento, a prescindere dai lavori di sistemazione del ponte.
 

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