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Cosa sta succedendo a Roma sud / Eur / Via Giovanni Comisso, 23

"No ai senza dimora dentro l'ex scuola coi soldi del Pnrr"

E' stata lanciata una raccolta firme contro il progetto "stazione di posta" e "housing first" alla Ferratella. La minisindaca del IX: "Ma lì c'era già un centro d'accoglienza"

Nel 2014 la palestra dismessa era stata trasformata temporaneamente in un centro di accoglienza per 50 persone, poi dal 2015 l'apertura della "Casa di Heidi", rimessa in sesto nel 2017 in occasione del Piano Freddo del IX municipio: 30 posti letto gestiti dai volontari della Comunità di Sant'Egidio. L'ex scuola di via Comisso 23, nel quartiere della Ferratella, da quasi dieci anni è punto di riferimento dell'accoglienza per i più fragili. Ma adesso a qualcuno non va più bene. 

Una petizione contro i senza dimora nell'ex scuola 

Nei giorni scorsi, infatti, un gruppo di cittadini della zona ha lanciato una petizione sulla piattaforma Change.org, nella quale chiedono di non realizzare, con fondi del Pnrr, un centro di accoglienza per senza dimora dentro quella che moltissimi anni fa era una scuola, ma non lo è più e oggi ospita la Croce Rossa Italiana, la Banca del Tempo e solo 4 aule del liceo Aristotele. Dal 2015 e fino all'esplosione della pandemia di Covid 19 ha ospitato la "Casa di Heidi", con una trentina di posti letto per senza dimora. Poi le norme per il contrasto della diffusione del virus hanno costretto il municipio a spostare tutto altrove. 

Tutte le imprecisioni contenute nel testo della petizione

Il testo della petizione, firmata al 29 maggio da 469 persone, è molto stringato: "Cittadini del quartiere Ferratella, la scuola di via Comisso 23 è dismessa e deve essere ristrutturata. Il municipio, utilizzando i fondi Pnrr, vuole creare un centro permanente per i senza fissa dimora, cambiando di fatto la destinazione d'uso della struttura. Noi ci opponiamo a questo progetto!". In poche righe, però, ci sono diverse imprecisioni: a via Comisso non c'è più una scuola almeno dal 2010, quando l'ex secondaria di primo grado chiuse i battenti. Inoltre, con i fondi europei confluiti nel piano nazionale di ripresa e resilienza, Roma Capitale - e non il IX municipio - realizzerà uno dei 65 progetti a vocazione sociale approvati dal ministero e finanziati con 52,7 milioni di euro. Nello specifico si parla della missione 5 del Pnrr, quella rivolta alle povertà e alle fragilità sociali. Nascerà, infatti, una stazione di posta per senza dimora. Non un "centro permanente", ma una porzione di edificio che per il resto rimarrà inalterato.

Il 13 giugno assemblea con Comune e Municipio 

Il 13 giugno alle 18.00, probabilmente nell'aula consiliare di largo Peter Benenson (ma non c'è ancora conferma ufficiale), l'assessora alle politiche sociali di Roma Capitale Barbara Funari e la presidente del IX Titti Di Salvo, insieme ai tecnici comunali, illustreranno il progetto e lo condivideranno con la cittadinanza: "La petizione si basa su falsità - sottolinea la minisindaca - innanzitutto perché a via Comisso 23 non c'è una scuola da moltissimi anni, poi perché dal 2015 fino al Covid già c'era un centro d'accoglienza per senza dimora e nessuno mai ha espresso contrarietà a riguardo; infine perché solo una quota parte dello stabile, che verrà ristrutturato partendo dalla copertura, sarà dedicato alle persone più fragili ed emarginate. Per il resto avremo sempre la Croce Rossa, la Banca del Tempo, quattro aule dell'Aristotele e grazie ai lavori finanziati dal Pnrr anche nuovi spazi per aprire a nuove associazioni e realtà del territorio che vorranno arrivare". 

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