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Papillo, PachaMama: “il Sindaco obblighi il costruttore a ristrutturare i casali”

Nella lettera aperta rivolta a Marino, gli occupanti chiedono il rispetto del Piano di Zona, l'apertura d' un tavolo di trattative, la chiusura dell'autodemolitore e un'indagine sul centro sportivo. "Questo è il Cambiamento che vogliamo"

La lunga lettera aperta che gli occupanti del casale Pacha Mama hanno inoltrato al Sindaco Marino, si compone di due parti. La prima, che abbiamo riportato, sembra avere una finalità descrittiva relativamente alle attività che nel PachaMama si vorrebbero realizzare.

IL PIANO DI ZONA ED IL PVQ - La seconda, invece, si caratterizza per una serie di richieste che vengono rivolte all’amministrazione capitolina ed a quella municipale. “Le Istituzioni preposte sono state incontrate e messe al corrente della situazione, e ora pubblicamente proponiamo che  L'Amministrazione Capitolina obblighi il costruttore A. Scarpellini al rispetto della convenzione N° 27644, che deve ristrutturare i casali, per gli scopi di cui sopra – citati nella prima parte della lettera - e ridarli al Patrimonio di Roma, dichiarandoci disponibili a far eseguire i lavori di sistemazione, e di azzerare lo scempio urbano della società, sempre di proprietà del costruttore, che si era aggiudicata, nella precedente amministrazione, il Punto verde qualità 12.18, Piano di zona 12 B Acqua Acetosa Ostiense”.

IL TAVOLO DI CONFRONTO - Relativamente all’Istituzione di prossimità, gli occupanti chiedono invece che “Il Presidente del Municipio 9 istituisca un tavolo tra noi, i cittadini del territorio adiacente e i dipartimenti del Patrimonio, Ambiente e Urbanistica al fine di trovare una soluzione condivisa sulla gestione del Bene Comune” Al Sindaco ed al Minisindaco, si chiede poi din intervenire presso “Acea al fine di  predisporre gli allacci di luce ed acqua al fine di garantire le primarie necessita dei minori e delle famiglie e dei lavoratori, soprattutto per le esigenze agricole degli orti nel casale PachaMama”.

LA CHIUSURA DEL CENTRO SPORTIVO - Poi, vengono fatte notare alcune “anomalie” che si registrano nel territorio. La prima riguarda la chiusura del centro sportivo Sporting, di cui abbiamo scritto alcuni mesi addietro. “Il Sindaco indaghi con celerità sull' inutilizzo del centro sportivo, di proprietà comunale, adiacente al casale e alla scuola Papillo, le tre contropartite che nella convenzione con i costruttori dovevano dare per aver ricevuto l'edificabilità della zona – inoltre - Il Sindaco predisponga la chiusura dell' autodemolitore su via Acqua acetosa Ostiense, a pochi metri dalla fonte di acqua sorgiva Laurentina, per rispettare le numerose ordinanze che prevedono lo spostamento di tali attività fuori il GRA”.

LA LEGALITA' E LA GIUSTIZIA SOCIALE - “Infine rivendichiamo il diritto alla legittima illegalità laddove ai bisogni dei cittadini non vengano corrisposte le dovute e tempestive soluzioni da parte degli organi istituzionali preposti, coscienti della situazione di crisi strutturale e permanente che ci induce a riprendere, risanare e convertire pezzi abbandonati e degradati di territorio e farne un'occasione di sviluppo sociale culturale e lavorativo – concludono la lettera aperta gli occupanti del PachaMama, non prima però di aver sottolineato che  - Questo è il Cambiamento e la Legalità come Giustizia sociale che vogliamo impegnandoci a mobilitarci presto e bene qualora alle nostre richieste non giungano risposte da parte Vostra”.

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