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Nuvola di Fuksas, pende una spada di Damocle da 54 milioni: Condotte li vuole da Eur Spa

Finisce in Tribunale la richiesta di risarcimento che il costruttore Condotte ha avanzato per la Nuvola di Fuksas. Si stima una cifra di 54 milioni di euro. Rampelli (FdI): "No ad altre svendite del patrimonio immobiliare di pregio"

La nuvola rischia di trasformarsi in un buco nero. I costi esorbitanti, denunciati dalla Sindaca Raggi durante l’inaugurazione del nuovo centro congressi dell’Eur, rischiano di lievitare ulteriormente. Il costruttore ha infatti avanzato una richiesta di risarcimento, quantificata in 54 milioni di euro.

LA RICHIESTA - La spada di Damocle pende ora sul capo di Eur Spa. E’ alla società partecipata dal Comune (10%) e dal Ministero del Tesoro (90%), che Condotte ha infatti chiesto i danni. La cifra è in buona parte figlia dei ritardi incontrati nell'ottenere i permessi. Il costruttore ha infatti dovuto pazientare per ben tre anni prima di ricevere, dal Campidoglio, i permessi a costruire. Mentre si avvicendavano le amministrazioni comunali, passando da Alemanno a Marino, sono però maturati gli interessi dei mutui accesi  con le banche. Ed è anche per questo che, Condotte, ha avanzato la milionaria richiesta di risarcimento danni. La cifra che il costruttore aveva inizialmente chiesto, è stata tuttavia ridimensionata dalla perizia del Tribunale Civile di Roma. Da circa 200 milioni, si è infatti passati agli attuali 54. 

CHI DEVE PAGARE - “Non consola che il Tribunale abbia ritenuto infondate per il 75% le pretese di Condotte Spa perché  il danno prodotto dall'infinita storia del Nuovo Centro Congressi di Roma e' ormai incalcolabile –  ha commentato Fabio Rampelli, Capogruppo di Fdi-An alla Camera – Ma questa volta chi ha sbagliato, per dolo o incapacità, dovrà  pagare di tasca propria. Non consentiremo infatti altre svendite di patrimonio immobiliare di pregio per tappare i buchi aperti da sindaci, ministri e manager zotici”.

IL BUCO NERO - Per sostenere i costi di realizzare del nuovo centro Congressi, Eur Spa ha già dovuto rinunciare a parte del proprio patrimonio immobiliare, ceduto all'INAIL. Un sacrificio che è servito a pagare buona parte della realizzazione della Nuvola, per ora costata oltre 350 milioni di euro. Il precedente desta preoccupazione, al punto da spingere Rampelli a mettere le mani avanti per “respingere ogni ipotesi di smantellamento” del patrimonio di Eur Spa. Si dovrà infine decidere sul futuro assetto di viale Europa. E' stata privata di due metri dall'imprevista traslazione della Nuvola. Dunque anche in quel caso, serviranno ulteriori risorse per repristinare l'orginale sedime stradale. Insomma, prima di scrivere la parola fine in questa controversa operazione urbanistica, occorrerà del tempo. Ma soprattutto, serviranno altri soldi.

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