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Una vita al servizio dei disabili: Luciana Gennari presidente onorario della consulta municipale dell'Eur

Da metà anni '90 si occupa di progetti come volontaria e ha contribuito all'apertura di centri diurni e servizi per famiglie. Mamma di un ragazzo gravemente disabile, il suo impegno è stato riconosciuto dalla politica e dalle associazioni

Quando a metà anni '90 portava a scuola i bambini dei ponti, al Laurentino 38, ancora non poteva immaginare dove sarebbe arrivata. Luciana Gennari, 70 anni, ha passato quasi metà della sua vita al servizio volontario delle famiglie del territorio con figli con disabilità, avendo lei stessa un figlio nelle stesse condizioni. Il 29 maggio la comunità sociale e politica non solo del IX municipio, ma di Roma, le riconoscerà l'impegno nominandola presidente onorario della consulta per la disabilità. La prima volta nella Capitale. 

Luciana Gennari presidente onoraria della consulta per la disabilità

Nel Casale della Massima, luogo recentemente recuperato e rimesso a servizio della collettività, Luciana Gennari verrà festeggiata e ringraziata dalla giunta del IX municipio, dai consiglieri capitolini Claudia Pappatà e Francesca Barbato e dal deputato Luciano Ciocchetti. Un "grazie" corale da parte delle istituzioni e della consulta per la disabilità che ha voluto questa nomina, velocizzata da una mozione presentata da Gino Alleori a novembre scorso ed approvata dal parlamentino di largo Benenson. 

Quasi 30 anni di volontariato nel territorio del IX municipio

"E' un riconoscimento che mi riempie d'orgoglio - commenta Luciana - per gli oltre vent'anni di attività che ho svolto sul territorio. Con la consulta ho iniziato nel 1999, quando non si sapeva neanche quanti fossero i disabili da queste parti. Ho fatto il primo censimento, diviso per genere ed età, cosa che ho ripetuto anno dopo anno. In questo modo è stato stilato il primo Piano Sociale del municipio". Da quel momento di risultati Gennari ne ha raggiunti diversi, collaborando gomito a gomito con gli assistenti sociali dell'amministrazione e con le giunte che si sono susseguite. Dalla prima struttura in via Gadda, un centro diurno per disabili medi e gravi che non venivano accettati dai centri regionali, fino alla comunità alloggio per i progetti di durante e dopo di noi: "Negli anni abbiamo anche aperto un centro a Valleranello - racconta Luciana - dedicato a ragazzini delle scuole medie psicologicamente molto fragili. Poi abbiamo aperto la casa per il dopo di noi a Vitinia". "Non mi aspettavo tutto questo affetto  - dice quasi sorpresa - e questa organizzazione da parte della presidente Di Salvo e dell’assessora Laurelli. Voglio sottolineare che Alleori ci ha messo il cuore affinché questa cosa avesse un seguito e un riconoscimento ufficiale". 

Autismo e caregiver i due obiettivi per il futuro

Gennari si è occupata molto anche delle famiglie, delle condizioni psicologiche e sociali di chi si trova quotidianamente a combattere con gli ostacoli che una disabilità ti pone di fronte: "I servizi sociali mi hanno anche incaricato di seguire un corso di mutuo soccorso per i genitori di figli autistici - sottolinea l'ex presidente della consulta, prossima presidente onorario - e nell'ufficio della consulta abbiamo aperto lo sportello TRUST, un'assistenza legale che rientra nell'ambito della legge sul dopo di noi". Per il futuro, Luciana si augura più progetti per ragazze e ragazzi autistici "perché ce ne sono pochi e bisogna dargli una mano soprattutto dopo che si diplomano e c'è il vuoto" e l'altro sogno è "pieno riconoscimento economico per i caregiver, così che possano permettersi di pagare assistenti professionisti e non stare h24 e 7 giorni su 7 con i figli gravemente disabili". 

Il pensiero al figlio scomparso prematuramente

Nella vita di Luciana Gennari, però, le soddisfazioni si sono alternate anche ai dispiaceri. E ai drammi: "Questo riconoscimento lo dedico soprattutto a mio figlio Francesco, che non c'è più dal 2021 - conclude la settantenne - . Aveva 30 anni. Lui mi diceva sempre: 'Ma dopo tutto quello che fai, ti ringrazieranno mai?". Il 29 maggio verrà ringraziata coralmente e  le verrà affidato un ruolo permanente: "Perché ho iniziato tutto? Probabilmente la spinta forte me l'hanno data i miei figli, in particolare mio figlio Simone che purtroppo non vede, non sente, non parla ma grazie ai servizi che stiamo riuscendo a fornirgli una vita dignitosa, fatta di umanità e socialità". 


 

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