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Museo della Civiltà Romana: entro il 2021 riapre il "Planetario" dell'Eur

Entro il primo trimestre del 2021 sarà possibile tornare a visitare il Planetario. Per riaprire anche la sala del “plastico”, il Campidoglio dovrà stanziare 1,2 milioni di euro

Entro il 2021 il Planetario riaprirà al pubblico. Lo stesso, però, non potrà dirsi per il plastico della Roma Imperiale presente nel Museo della Civiltà Romana. Sul complesso museale continua infatti ad aleggiare un clima d’incertezza. Ma procediamo con ordine.

La chiusura

Il Museo della Civiltà Romana, situato nel cosiddetto pentagono dell’Eur, è stato chiuso nel gennaio del 2014 per consentire la realizzazione d’interventi di “riqualificazione dell’edificio – si leggeva in una nota diramata all’epoca dal Museo – e per l’adeguamento alle normative”. La decisione, un fulmine a ciel sereno, aveva finito per coinvolgere anche la sala del Planetario, poichè fa parte dello stesso complesso museale.

L'improvvisa e prolungata decisione d'interdire le sale del museo ha provocato, negli anni, vibrate proteste. Singoli cittadini, gruppi informali e comitati, hanno cercato di fare pressione sul Campidoglio per cercare di accelerare i lavori previsti. Finora senza particolare fortuna.

Le novità sul Planetario

Dalla commissione Cultura che si è svolta il 9 dicembre, è però emersa una novità significativa. Eur Spa, la società che gestisce il patrimonio architettonico e paesaggistico del cosiddetto Pentagono, lunedì 14 dicembre consegnerà i locali del Planetario. Dal giorno successivo partirà il cantiere che dovrebbe consentire, dopo 120 giorni di lavoro ed il conseguente collaudo, di riaprire intanto quella prima sala del Museo.

Il plastico della Roma Imperiale

Il clima d’incertezza invece continua ad essere respirato per quanto riguarda un’altra sala: quella che ospita il plastico dell’architetto Italo Gismondi.   Servono 1.243.560 euro per completare i lavori che consentiranno di riaprire anche la sala del Plastico. Mentre ben più consistente, pari a 10 milioni, è la somma necessaria per effettuare il restauro di tutto il Museo. Tanti soldi che serviranno anche a gestire i problemi legati alle infiltrazioni d’acqua.

L'impegno preso dalla commissione Cultura

Per la presidente della commissione capitolina alla cultura, il bicchiere è comunque mezzo pieno.  “La notizia della riapertura entro il 2021 del Planetario e' un bel regalo di Natale -  ha commentato Eleonora Guadagno - Per il prossimo intervento previsto, quello relativo alla Sala del Plastico – ha poi aggiunto – siamo in attesa della risposta della Soprintendenza di Stato sul progetto inviato”. Poi occorre stanziare i fondi per avviare questo secondo cantiere. Ma al riguardo, la presidente Guadagno ha annunciato che  “l’impegno della commissione è quello far in modo che nel prossimo bilancio previsionale vengano stanziati i fondi necessari all'avvio del cantiere anche di questa progettualità”. 

La delusione dei cittadini

La situazione che si è venuta a delineare però non soddisfa i cittadini che da tanti anni chiedono sia impressa un’accelerazione sui lavori. “Non possiamo essere contenti perché lo stanziamento per la riapertura sarà inserito per l’anno solare 2021 e questo allunga moltissimo i tempi – ha commentato Maurizio Sciarra, presidente del comitato Riapriamo il Museo della Civiltà Romana – siamo sconcertati dal fatto che l’amministrazione non abbia fatto quanto in suo potere per inserire la richiesta di stanziamento nella variazione di bilancio del 2020”. Avrebbe abbreviato i tempi per l’avvio dei lavori e la riapertura, dopo 7 anni, anche del plastico della Roma Imperiale. Il pubblico invece dovrà accontentarsi di visitare il solo Planetario. Per il resto del Museo, invece, ci sarà ancora da aspettare. 
 

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