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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Laurentino Laurentina

Municipio IX, su regole e trasparenza "il M5s predica bene e razzola male"

Fratelli d'Italia va all'attacco del Minisindaco D'Innocenti. "Quando il presidente era Santoro, se non rispondeva alle interrogazioni dell'opposizione, il M5s protestava. Ma allora perché D'Innocenti fa come il suo predecessore?"

Un tempo sarebbe stato il fuoco amico. Ora che invece i banchi dell’opposizione non sono più occupati dalle stesse forze politiche, gli equilibri sono mutati. E così, se durante l’amministrazione di centrosinistra, Fratelli d’Italia e M5s stigmatizzavano insieme la scarsa trasparenza, adesso sono gli uominidi Meloni che vanno all’attacco di quelli  di Grillo, accusati di opacità.

IL PASSATO - “Il Movimento cinque stelle, quando era con noi in minoranza – ricordano i consiglieri De Juliis, Cuoci e Sordini – condivideva le nostre battaglie per il rispetto delle regole convocando anche delle apposite ‘commissioni trasparenza’, visto che l'ex presidente Santoro non rispondeva alle interrogazioni dei consiglieri”. La questione è tornata a presentarsi. Ma gli attori in campo, sono parzialmente mutati.

IL PRESENTE - “Oggi, che sono loro al governo del Municipio – incalzano i tre consiglieri di Fratelli d’Italia – procedono in perfetta continuità come se al governo ci fosse ancora il PD. E così, sebbene il regolamento imponga di rispondere alle interrogazioni entro 20 giorni, nonostante i solleciti il Presidente d'Innocenti ne lascia trascorrere anche 90, senza fornire una risposta – fanno notare De Juliis, Sordini e Cuoci – è un comportamento inaccettabile soprattutto da parte di chi, sulle regole e sulla trasparenza,  ha fatto un'intera campagna elettorale”.

IL MARCHESE DEL GRILLO - Al centro della polemica finiscono interrogazioni su aree verdi, sfalci, potature, scuole. “Sulla  Formato sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco per eliminare delle criticità che avevamo segnalato, ma a distanza di tre mesi non hanno mai risposto” lamenta De Juliis. “I fatti evidenziano che le regole sono pensate per farle rispettare agli altri, non per loro. A questo unto – ironizzano i consiglieri di FdI – vien da pensare che siano stati colpiti dalla sindrome del Marchese del Grillo”. 

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