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Il teatro di Roma sud che chiude i battenti dopo 5 anni

La sala Odette aveva aperto nel 2017 all'interno di Villa Santa Rita, edificio novecentesco di proprietà del consorzio Fonte Meravigliosa: "Affitto aumentato e capienza dimezzata, impossibile farcela"

Il refettorio di un ex orfanatrofio trasformato in teatro, decine di spettacoli, tante compagnie ospitate e migliaia di spettatori. Adesso, però, il teatro Odette a Fonte Meravigliosa, Roma sud, chiude i battenti. Il motivo? Un affitto troppo caro da pagare e una forte riduzione della capienza. Il direttore artistico, l'attore e regista 75enne Gianfranco Maria Guerra, si è arreso di fronte all'impossibilità di continuare l'avventura.

"Ho gestito per 7 anni un altro teatro a Vigna Murata - racconta a RomaToday - poi ha chiuso. Allora nel 2016 proposi al Consorzio Fonte Meravigliosa, che ne è proprietario, di trasformarne una parte in sala. L'allora presidente sposò la causa e unendo le risorse economiche realizzammo una sala da 99 posti". 

Dall'inaugurazione nel 2017 e per cinque anni l'Odette è diventato un punto di riferimento per i residenti del quartiere. "Poi però nel 2021 il presidente del consorzio è deceduto - continua Guerra , da 45 anni nel mondo della spettacolo con qualche sortita nel piccolo schermo - e il rapporto è cambiato. Evidentemente hanno deciso di indirizzare in altra maniera quello spazio. Prima mi è stato detto che la superficie su cui poggiava tutta la sala non poteva ospitare più di 40 persone inclusi gli attori e che l'affitto, mediamente tra i 1.000 e i 1.200 euro, sarebbe salito a 2.000". Insostenibile per lui: "Una capacità più che dimezzata e costi raddoppiati, non ce la posso fare. A quanto dovrei mettere i biglietti, a 40 euro?". Aumenterebbero anche i costi per le compagnie. 

Così a settembre quel teatro non ci sarà più. "Io continuo a fare quello che ho sempre fatto - prosegue il direttore artistico - ma mi dispiace per il quartiere, soprattutto per gli anziani, ormai tanti da queste parti, che non si sposterebbero mai altrove per andare a teatro". 

Ma in tutto questo, c'è anche un contenzioso tra Roma Capitale, il Consorzio e la società titolare dell'edificio denominato Villa Santa Rita. Un tira e molla che va avanti da oltre dieci anni e che dovrebbe portare il bene nelle disponibilità del Campidoglio per essere destinato a servizi pubblici primari. Nel 2009 l'avvocato Carla Canale, oggi consigliera del IX per la lista civica Raggi, era presidente del Cdq Vigna Murata e iniziò l'iter che portò alla causa da parte dell'amministrazione capitolina di allora. Oggi a RomaToday ricorda che "il bene dovrebbe essere destinato a centro socioculturale del quartiere per giovani e anziani - spiega - e auspico che il IX municipio si attivi per trovare una soluzione tampone, con una struttura in zona limitrofa per far riprendere le attività teatrali di scuola e rappresentazione". "Disperdere un patrimonio culturale e di valori non è ammissibile  - conclude Canale - e i cittadini del quartiere, sempre attivi, già si sono dati da fare, raccogliendo più di mille firme perchè il teatro non chiuda, firme che verranno a breve depositate in municipio". 

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