rotate-mobile
Laurentino Laurentina / Via Carlo Emilio Gadda

Le scuole del Laurentino e del Torrino che accoglieranno i bambini in fuga dall'Ucraina

L'"Ada Tagliacozzo" di via Gadda sta allestendo due aule. Disponibilità anche dalla "Matteo Ricci"

L'ondata di profughi in fuga dall'Ucraina previsti nelle prossime settimane a Roma (con oltre 1.300 già arrivati secondo i dati della prefettura aggiornati al 9 marzo) metterà davanti a una realtà incontrovertibile le nostre istituzioni: le bambine e i bambini in età scolare hanno la necessità e il diritto di un'istruzione, anche se lontani da casa migliaia di chilometri. Per questo diversi plessi a Roma stanno dando disponibilità ad accoglierli e tra questi ci sono l'"Ada Tagliacozzo" di via Carlo Emilio Gadda al Laurentino Fonte Ostiense e la "Matteo Ricci" che al Torrino ha tre sedi. 

Se si tiene conto dei numeri forniti durante la conferenza stampa di presentazione della task force interistituzionale, ovvero 89 bambini arrivati a Roma solo nella giornata del 9 marzo, è lecito attendersi una grande richiesta di spazi per permettere ai minori in età scolare di riprendere la didattica violentemente interrotta dalla guerra.

A via Gadda, quindi, la preside Daniela Marziali sta coordinando l'organizzazione degli spazi e delle attività: "Al momento non sono ancora arrivati bambini - racconta a RomaToday - ma al netto degli iter burocratici, penso che dalla prossima settimana inizieremo. Siamo in attesa. Comunque due classi sono quasi arredate e metteremo a disposizione anche la mensa, essendo questa una scuola che pratica il tempo pieno". I bambini che arriveranno saranno divisi in due cicli in base all'età, con una capienza massima di 15/18 alunni per ogni aula: "Abbiamo dovuto utilizzare i banchi biposto - continua - perché quelli singoli arrivati con il Covid sono finiti. Per questo la capienza è limitata".

Inevitabilmente la scuola del Laurentino, come anche le altre che aderiranno, avranno necessità di mediatori linguistici: "Prevediamo una collaborazione  con qualche associazione - prosegue la dirigente - per esempio Sant'Egidio, per agevolare l'integrazione dei bambini ucraini, permettendo loro di seguire le lezioni e fare attività ludiche e poi servirà anche per farli integrare tra loro, venendo da città diverse". 

"Una bella esperienza umana di solidarietà e inclusione - conclude Marziali - alla quale come scuola abbiamo voluto prendere parte senza alcun dubbio. E' importante per me, per le maestre, per i bambini, anche se scaturisce da una situazione drammatica. Sarà formativo, per tutti". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le scuole del Laurentino e del Torrino che accoglieranno i bambini in fuga dall'Ucraina

RomaToday è in caricamento