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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Laurentino Laurentina / Viale Ignazio Silone

Laurentino tra illuminazione tricolore e trasformazioni urbanistiche: “Nel quartiere c’è voglia di riscatto”

Definita la destinazione dei ponti V e VII, Ater e Regione preparano le mosse per il rilancio del quartiere. Al lavoro anche per la ristrutturazione dell’edificio a torre di via Pea su cui il 1° maggio sarà anche accesa la bandiera Tricolore

Ripensare il piano di zona Laurentino 38, puntando su edilizia residenziale e, non meno importante, sulla manutenzione degli alloggi esistenti. Regione ed Ater sono al lavoro per il rilancio del quartiere. Un’operazione complessa che dovrà essere articolare in più fasi.

La sistemazione della torre di via Pea

Si parte con la riqualificazione dell’edificio a torre di via Pea. Si tratta di un fabbricato di 14 piani, fortemente degradato, in cui vivono 56 famiglie. Negli anni passati, le condizioni precarie della struttura, avevano anche causato il ferimento di un residente che, con il proprio cane, aveva fatto un salto di alcuni metri per il cedimento d’una grata su cui stavano camminando. L 'intervento di manutenzione, fa sapere Ater di Roma, “consisterà nell'eliminazione delle pericolosità e delle infiltrazioni tramite il rifacimento delle facciate, la sigillatura degli infissi esterni e la sostituzione delel colonne di scarico delle acque piovane. Invece  al piano pilotis si procederà con “il ripristino degli intonaci deteriorati e la sloro uccessiva tinteggiatura. Un ulteriore intevento - si legge sempre nel progetto dell'Ater di Roma - consisterà nella verniciatura di tutte le ringhiere, i cancelli, i parapetti ed altri manufatti in ferro presenti”.

Il Tricolore al Laurentino

La rinascita della Torre di via Pea, sarà simbolicamente annunciata dalla decisione d’illuminarla con il tricolore. Il verde, bianco e rosso della bandiera italiana, dal 30 aprile al 3maggio, andra infatti a coprire uno degli edifici più rappresentativi del Laurentino Fonte Ostiense.  La scelta di portare il Tricolore al Laurentino,   come già accaduto durante l'emergenza nuovo Coronavirus a Corviale, e Primavalle, è stata motivata dall’assessore regionale all’Urbanistica Massimiliano Valeriani “E’ un simbolo di unità, ma anche un'iniziativa con cui vogliamo accendere l'attenzione e la voglia di riscatto di un quartiere, che nei prossimi anni sarà teatro di una profonda rigenerazione del tessuto urbano" ha anticipato Valeriani che, in Regione, ha la delega anche per le Politiche abitative.

La riqualificazione dei ponti occupati

Tra gli interventi più attesi c’è quello che riguarda la riqualificazione dei ponti V e VI. “Partiremo dai lavori di ristrutturazione degli edifici del V Ponte per poi estendere i cantieri al resto dei complessi Ater della zona” ha annunciato sempre l’assessore regionale. Quelle infrastrutture, pensate per ospitare servizi ed attività commerciali, sono state indebitamente trasformate. Al lorointerno sono state ricavate sistemazioni abusive al cui posto, Ater e Regione, prevedono di realizzare nuovi alloggi. Il numero di abitazioni e la metratura varia a seconda dei progetti.

La destinazione dei nuovi alloggi

Tra l’ente regionale e l’azienda territoriale di edilizia residenziale c’è però un sostanziale accordo sulla destinazione. Nel secondo piano della torre troveranno spazio alloggi per giovani coppie, anziani e studenti, con la possibilità di sperimentare anche modelli abitativi in co-housing, in grado di “ conciliare l’autonomia degli spazi privati – si legge nel progetto dell’Ater di Roma - con la socialità degli spazi comuni condivisi attrezzati con soggiorni e ed aree studio – biblioteca”. Al primo piano invece gli alloggi dovrebbero avere una metratura leggermente superiore.  L’intenzione, di Ater e Regione, è anche quella di “mantenere, al piano zero,  alcuni degli spazi destinati a servizi  per ricollocarvi le attività oggi presenti e che svolgono attività di rilevanza sociale nel territorio” come, ad esempio, la Comunità di Sant’Egidio. “La voglia di riscatto del quartiere è la stessa voglia di riscatto dell’Ater. Crediamo talmente tanto a questo progetto  come a quelli che riguardano Corviale, Primavalle, Torre Maura e Tor Sapienza – ha aggiunto Andrea Napoletano, Direttore Generale dell’Ater di Roma – che lo presenteremo alla biennale di Venezia”.

Le cubature dei ponti demoliti

Il rilancio del quartiere non si esaurisce però con il cambio di destinazione d’uso dei ponti V e VI. E neppure con la sistemazione della Torre di via Pea. Nel futuro c’è ancora da affrontare un altro tema. Riguarda la distribuzione delle cubature dei tre ponti demoliti 14 anni fa. “Da consigliere comunale ho sostenuto e votato la delibera di riqualificazione delle volumetrie demolite al Laurentino e recentemente ,da assessore regionale all'Urbanistica – ha ricordato Valeriani – ho sottoscritto un protocollo di intesa con l'Ordine degli Architetti per avviare un programma di progettazioni per la rigenerazione della città. Auspico che questo lavoro possa interessare anche la riqualificazione degli ex edifici a ponte 9-10-11 con l'avvio dopo l'estate di un concorso di progettazione internazionale  affidato all'Ordine degli Architetti”. Insomma gli interventi urbanistici, nel quartiere, sembrano destinati a continuare. Il futuro del Laurentino Fonte Ostiense, almeno secondo le intenzioni dichiarate, è di andare sempre più oltre i suoi ponti.

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