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Laurentina: braccio di ferro sul destino del Fosso della Cecchignola

Le associazioni ambientaliste, in primis Italia Nostra, difendono l'area. Ma dal Comune, l'Assessore Corsini dichiara "Il progetto è già in fase avanzata". Non si torna quindi indietro

Italia Nostra, l’associazione ambientalista nata per difendere le aree verdi della nostra penisola, sta ingaggiando un braccio di ferro con le istituzioni capitoline, per tutelare il Fosso della Cecchignola. «Le aree ancora miracolosamente intatte del comprensorio del Fosso non possono essere distrutte, in quanto fanno parte del corridoio ambientale individuato dalla Rete ecologica del nuovo Piano regolatore, corridoio di collegamento tra il Parco dell’Appia e quello del Laurentino-Acquacetosa si legge in un comunicato diramato da Italia Nostra nei giorni scorsi».

Sulla questione si è espresso anche Marco Corsini, Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, che considera irricevibili la richiesta di abbandonare il progetto.

«Come ho già chiarito in altre occasioni, il tracciato del nuovo asse viario che attraverserà l’area di Cecchignola sud non è modificabile poiché l’iter progettuale, che va avanti da anni, è ormai in fase avanzata. Fermo restando che terremo in considerazione ogni osservazione di carattere migliorativo che Italia Nostra e tutte le altre associazioni vorranno sottoporci, il nuovo asse viario è indispensabile per i benefici che porterà alla viabilità della zona - ha dichiarato in una nota l’assessore all’Urbanistica, che aggiunge - Tutti vogliono più beni e servizi, ma poi nessuno è disposto a ospitarli sul proprio territorio. Forse sarebbe opportuno che, a volte, all’individualismo localistico subentrasse  il senso di un bene collettivo, spesso dimenticato».

 

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