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Laurentino Cecchignola / Via della Tenuta della Cecchignola

Esproprio alla Cecchignola, la replica dei costruttori: "Nessuno dovrà andare via. Finalmente servizi per i cittadini"

Il consorzio Colle delle Gensole a RomaToday dopo l'inizio dell'esproprio dell'Orto di Giulia a Roma sud, dove verranno costruiti nuovi palazzi, strade e servizi pubblici

Il 14 novembre la polizia locale di Roma Capitale ha iniziato le operazioni di esproprio del terreno che si trova all'interno del piano d'attuazione urbanistica "Colle Ardeatino" in IX municipio. L' "orto di Giulia", una piccola azienda agricola condotta da Giulia Marrocchini, quarta generazione di agricoltori/allevatori, dovrà smettere di operare per lasciare spazio all'edificazione di palazzine, strade e servizi pubblici tra i quali una scuola. "Colle delle Gensole", uno dei due consorzi che porterà avanti il progetto, ha ritenuto opportuno replicare alle dichiarazioni dei diretti interessati e del consigliere regionale Marco Cacciatore, riportate da RomaToday.

"Dopo 50 anni si ha la certezza delle opere attese"

“Finalmente, dopo cinquanta anni dalle previsioni del PRG del 1962, con la reiezione Consiglio di Stato delle ennesime istanze sospensive proposte dai proprietari, si ha la certezza che verranno realizzate le opere di urbanizzazione nelle aree in località Colle delle Gensole, che diverranno proprietà di Roma Capitale". E' così che inizia la nota stampa del Consorzio. "Questa volta scuole, strade, parcheggi e parco non rimarranno solo nelle promesse dell’amministrazione - si legge ancora - . La convenzione urbanistica con un Consorzio di operatori, infatti, autorizza ad effettuarle direttamente con gara di appalto europea".

Il vicepresidente del consorzio: "La famiglia non dovrà lasciare la casa"

"Tutti i proprietari delle aree hanno aderito all’iniziativa - continua il vicepresidente del Consorzio - . Nell’unico caso di diniego, si è provveduto ad espropriare quelle interessate dalla realizzazione delle opere stesse. È stato corrisposto il prezzo definito per la compensazione delle aree espropriate. La sola famiglia che vive nella casa condonata sull’area dell’intervento non dovrà comunque abbandonare l’abitazione, che rimane di sua proprietà". "Ci dispiace che l’intento di dotare un quartiere al momento in carenza dei servizi essenziali, venga da pochi osteggiato, anche con informazioni infondate, a discapito della collettività”. 

I legali: "I giudici ci hanno sempre dato ragione"

“Il Consorzio ha potuto quindi iniziare a dare esecuzione al decreto emesso da Roma Capitale - aggiunge lo studio legale che assiste il Consorzio - proseguendo nell’adempimento degli obblighi assunti con la convenzione urbanistica. Le numerose iniziative intraprese dai proprietari sono state negli anni respinte dai giudici amministrativi e non vi era nessuna ragione giuridica per ritardare oltre l’esecuzione dei provvedimenti assunti da Roma Capitale nell’interesse della collettività”.

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