Il palazzo che rischia il distacco della corrente a causa dei morosi
Lo stabile è misto Ater-privati e si trova al secondo ponte nell'ex Laurentino 38. Una settimana fa per due giorni tutti senza ascensore, acqua e luce
Una bolletta dell'elettricità da oltre 6.000 euro risalente al periodo giugno-luglio non pagata e un condominio intero senza l'acqua dell'autoclave, senza ascensore, senza antenna della tv e ovviamente niente luce nelle scale. Succede all'ex Laurentino 38, oggi Laurentino Fonte Ostiense, secondo ponte di via Ignazio Silone, precisamente in via Noventa.
La corrente staccata per due giorni a causa del debito
I fatti risalgono alla scorsa settimana. Tra lunedì 17 e mercoledì 19 ottobre la società che eroga il servizio decide di staccare tutto perché il debito è troppo alto. Lo stabile, dove coesistono alloggi di proprietà Ater (10) e altri riscattati dagli ex inquilini (4), da diversi anni è amministrato da professionisti non essendo più totalmente di edilizia residenziale pubblica, ma le difficoltà sono molteplici.
Una parte è stata pagata: "Mia madre tumulata in casa senza acqua"
Come racconta un'inquilina storica, 57 anni di cui 42 passati nel palazzo in IX municipio, per ottenere il riallaccio dell'utenza al condominio hanno dovuto trattare: "Con l'amministratrice - spiega a RomaToday - abbiamo raccolto 2.000 euro circa e io ho fatto mandare il certificato di invalidità di mia madre, ultraottantenne, che senza ascensore (siamo al sesto piano) e senza tv è stata due giorni tumulata in casa senza poter fare nulla, nemmeno lavarsi perché l'autoclave alimentata a corrente sopra il 2° piano non arriva se non c'è l'elettricità".
L'ultimatum per saldare il pregresso o sarà distacco
La società, però, avrebbe dato un ultimatum: pagamento completo entro 15 giorni o il distacco sarà definitivo. E' già passata una settimana e i 4.400 euro mancanti non risultano reperiti: "Il problema qui è che molti sono morosi - continua la signora, che preferisce rimanere anonima - e ci sono anche alcuni occupanti abusivi. Non pagano l'affitto, non pagano le bollette e nemmeno le rate condominiali". Parliamo di 150 euro ogni due mesi di oneri, ma con il conguaglio a fine anno si arriva a 120 al mese: "Io ho sempre pagato - ci tiene a sottolineare - e sono una regolare assegnataria come lo erano i miei genitori. Negli anni passati l'ex amministratore in qualche modo riusciva a coprire i buchi, giostrava i fondi tra vari condomini ma noi non venivamo mai informati. Adesso la gestione è più trasparente, ma mancano i soldi. Qui ci staccano tutto se non paghiamo e già abbiamo dovuto tagliare le pulizie perché non potevamo pagare la ditta".