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Laurentino Laurentina / Via Laurentina

Discarica sulla Laurentina, l'ampliamento è a un passo

Legambiente e comitati di quartiere attendono da un mese la firma dell'accordo tra Municipio IX e gestore del sito a Vallerano

Giovedì 24 marzo la Regione Lazio ha convocato il tavolo tecnico a conclusione della conferenza dei servizi che, nelle intenzioni della Pisana, darà il via alla determina dirigenziale per l'autorizzazione al raddoppio della discarica ex cava Covalca sulla via Laurentina, zona Vallerano, dove confluiscono buona parte dei rifiuti inerti dai cantieri di tutta Roma. 

Il patto respinto

La decisione ha colto non poco di sorpresa comitati di quartiere e circolo Legambiente locale, perché il patto tra Municipio IX e Co.R.T.A.C., società del gruppo Seipa Srl che gestisce il sito, non è stato ancora siglato. Ormai un mese fa il documento, discusso in commissione Ambiente con la mediazione del presidente Manuel Gagliardi e poi rivisto dall'assessore competente Alessandro Lepidini, non è stato recepito dalla ditta che si è riservata la possibilità di proporre alcune osservazioni. Ad oggi, però, queste osservazioni non sarebbero ancora arrivate a largo Benenson a il tempo stringe: mancano 48 ore alla chiusura della conferenza dei servizi. 

Cosa non va bene alla Co.R.T.A.C.

I punti che hanno irrigidito la Co.R.T.A.C. sono principalmente due: la richiesta dei cittadini di accedere all'impianto in qualsiasi momento, con una delegazione riunita in una sorta di comitato di controllo e la riduzione della concessione da parte della Regione da 10 a 6 anni. "La Regione è titolare dell’emissione  - aveva spiegato a RomaToday Gagliardi - e non so quanto sia disposta a ridurre i tempi. La stessa società dice che chiuderebbe l’invaso in tre anni dipendesse da loro, ma non possono garantirlo”.

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Le recriminazioni di Legambiente

"Un colpo basso che non ci aspettavamo - commenta Massimiliano Coppola, presidente del circolo Legambiente Agro romano meridionale - , perché stavamo lavorando per un patto, ci era stato assicurato che sarebbe stato firmato e che erano state recepite le osservazioni da parte loro. Sia noi sia i cittadini aspettiamo da quattro settimane la bozza definitiva, ci siamo fidati della parte politica, ma non ci saremmo aspettati che si arrivasse a questa convocazione del tavolo". La paura degli ambientalisti e degli abitanti di Vallerano, Casal Fattoria, Torretta e Fonte Laurentina è che una volta firmato il verbale di chiusura della conferenza sia troppo tardi per inserirsi con un patto siglato a livello territoriale: "L'unica speranza è che il comune confermi il parere negativo già espresso nel 2020 - continua Coppola - perché altrimenti è tardi. Sono 4 settimane che la società che gestisce la discarica ha il documento in mano, noi siamo disposti a firmarlo e abbiamo atteso in buona fede, ma adesso siamo rimasti con il cerino in mano". 

L'ottimismo dell'assessore

Più ottimista Lepidini, che a RomaToday fa intendere che qualcosa possa ancora accadere nonostante le tempistiche risicate: "Non voglio anticipare nulla - dichiara sibillino - ma si confida che si possa arrivare a una felice conclusione. I margini per incidere sulla decisione della Regione ci sono, nonostante il nostro intervento non sarebbe sulla conferenza dei servizi direttamente, perché sono procedure differenti svolte in tempi differenti. Ovviamente sarebbe importante arrivare prima della ciusura, ci sono possibilità. Se questo patto verrà ufficializzato avrà la sua valenza". 

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