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Laurentino Laurentina

Municipio IX, il M5s chiude le porte al Controllo del Vicinato: "Un’occasione persa"

Bocciata la richiesta presentata da Fratelli d'Italia con cui si chiedeva di sostenere il programma del Controllo del Vicinato. De Juliis (FdI): "Scelta incomprensibile da parte della maggioranza"

Migliorare la sicurezza ricorrendo alle chat di quartiere. L’idea, alla base del programma del Controllo del Vicinato, ha preso piede in tutta la città. Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione tra i residenti che, via WhatsApp, comunicano tra loro la presenza d’individui sospetti. Un referente raccoglie le informazioni e le gira alle forze dell’ordine, cui spetta l’onere di verificarle ed eventualmente intervenire. Un programma che ha riscosso molto successo soprattutto nei quartieri periferici. Ma che ha recentemente subito un’inaspettata battuta d’arresto.

LA PROPOSTA- “Io avevo presentato una mozione con la quale chiedevo al Municipio di sostenere il Controllo del Vicinato come formula aggregativa, meritevole di promozione  – spiega il Consigliere di FdI Massimiliano De Juliis – in tal senso chiedevo di valutare la possibilità di pubblicizzarla sul sito web istituzionale. Ma il Movimento 5 stelle ha deciso di bocciare questa richiesta, dicendo che non volevano dare l’impressione di fornire l’esclusiva a quest’associazione. Ma nessuno chiedeva ciò. Si voleva semplicemente offrirle uno strumento in più, per consentire al cittadino di venire a conoscenza della sua esistenza”.

LA BOCCIATURA - Non è la prima bocciatura che arriva ad una proposta veicolata con lo strumento della mozione. Da tempo il M5s municipale sostiene che, la via privilegiata, è quella del confronto in Commissione. Lo ha fatto anche questa volta. “Vogliamo analizzare bene le cose da approvare, non in fretta e furia infilate fuori sacco in Consiglio – valuta un portavoce municipale del M5s –  chi gestisce quest’associazione ? Mi sembra che vadano avanti anche senza il nostro bollino, quindi cosa vogliono dal Municipio? Approvare questa richiesta sarebbe stato anche contraddittorio rispetto al vigile di quartiere, che per noi è la soluzione da seguire per migliorare la sicurezza”. Il Consigliere Pentastellato  osserva anche che, se la proposta  “fosse stata portata in commissione, avremmo potuto vederla con calma. E forse sarebbe andata meglio”. 

UN'OCCASIONE PERSA - Il tentativo di spiegare in cosa consiste questa chat di quartiere, era comunque stato fatto. “In Commissione sono stato martedì 8 novembre, per presentare il programma del Controllo del Vicinato – chiarisce Stefano Leprini, il referente della sezione Roma Sud del CdV– stiamo avendo molto successo a Roma e non solo. La settimana prossima, ad esempio, sono stato invitato a Cave. Il Controllo del Vicinato non è un programma che possa essere inquadrato politicamente. Mi dispiace quindi non esser riuscito a far comprendere alla maggioranza pentastellata che non abbiamo alcuna connotazione partitica.  Forse il fatto che sia stata presentata una mozione da Fratelli d’Italia, ha tratto in errore i Consiglieri della maggioranza. Peccato. Per funzionare il CdV necessita dei cittadini, della fiducia delle forze dell’ordine e del riconoscimento istituzionale – ricorda Leprini – diciamo quindi soltanto che, senza far polemica, per il Municipio si è trattato di un’occasione persa”.

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