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Posata la prima pietra del CUBO: il nuovo edificio dell’Università Campus Bio Medico

La Cultural Box sarà fruibile dall'anno accademico 2022/2023 ed ospiterà studenti intenzionati a diventare medici, ingegneri, ricercatori e professionisti nei settori in futuro più richiesti dal mercato

Posata la prima pietra del nuovo edificio in costruzione a Trigoria. Si tratta del CUltural Box, il “Cubo”, una struttura di 10mila metri quadrati, con 3,8 ettari di verde pubblico, che sarà destinata alla didattica dell’Università Campus Bio Medico.

La posa della prima pietra

I lavori de CUBO, nell’area compresa tra il Policlinico Universitario ed il Polo di Ricerca Avanzata in Biomedicina e Bioingegneria, sono partiti lo scorso giugno. Ma l’inaugurazione del cantiere è stata celebrata solo il 27 ottobre, alla presenza delle massime cariche istituzionali ed accademiche del Campus, del governatore Nicola Zingaretti, di Gianni Letta e del ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, che ha contribuito con un video intervento.
Il nuovo edificio, sarà fruibile per l'anno accademico 2022/2023, è al centro del progetto di ampliamento del Campus (PiùCampus 2045) che porterà al raddoppio degli spazi dedicati alla didattica, alla ricerca, all’assistenza medica ed alla cultura. 

Basso consumo energetico

Il CUBO che sarà realizzato dall’impresa Percassi spa è stato progettato per essere a basso consumo energetico. Certificato in classe A2. Non utilizza sistemi di produzione del calore a combustione, visto che sarà fornito dal trigeneratore del Policlinico universitario mentre il freddo sarà prodotto da impianti in grado di ridurre i consumi enegetici della metà.

Un nuovo tassello nel masterplan 2045

“Con l’avvio dei lavori del nuovo edificio della didattica “CUBO” l’Università Campus Bio-Medico di Roma dà impulso allo sviluppo di una ampia porzione del territorio di Roma Sud, caratterizzandolo nella qualità infrastrutturale e ambientale degli spazi – ha ricordato il presidente dell'UCBM Felice Barela - Al centro della nostra azione sono il valore delle relazioni, il benessere della persona e il rispetto della natura, con l’obiettivo di dare ai fruitori dell’Università, del Policlinico Campus Bio-Medico e dell’intera Capitale nuovi spazi e una maggiore vivibilità della Riserva Naturale Regionale di Decima Malafede. Ma questo non è solo un edificio in più, un aumento di spazio. È un elemento che si inserisce in un piano di lungo termine (Masterplan 2045) e un tassello importante del piano strategico 2021-2023, elaborato nei mesi scorsi, che si viene a trovare in grande consonanza con le linee strategiche indicate dal PNRR e dal NGEU”.

La crescita delle iscrizioni

“Negli ultimi cinque anni, nonostante la pandemia, il nostro ateneo ha visto una forte crescita dell’offerta formativa e del numero di studenti che partecipano attivamente alla vita universitaria – ha spiegato il rettore Raffaele Calabrò – passando dai 1700 agli oltre 2200 attuali, con una rapida crescita prevista per i prossimi anni. Già da tempo si sentiva l’esigenza di ampliare le strutture a disposizione dei futuri medici, ingegneri ed esperti di nutrizione e della filiera alimentare che hanno scelto Ucbm. Il nuovo edificio offrirà molteplici soluzioni per una didattica innovativa grazie alla sua struttura modulare, e si inserirà nel contesto del territorio in maniera discreta e all’insegna di una reale sostenibilità a impatto quasi zero”.

Il rapporto con la riserva di Decima Malafede

Restando sul tema del rispetto dell'ambiente, grazie al CUBO, fanno sapere dal Campus, le aree verdi della Riserva naturale di Decima Malafede potranno interagire meglio con quelle presenti all'interno del perimetro universitario. Inoltre saranno create e curate dal Campus nuove aree verdi, per migliorare la fruibilità del territorio e riconnettere il quartiere di Trigoria con la Riserva Naturale, il polmone verde più esteso che sia presente nel comune di Roma.

Chi andrà all'interno della CUltural Box

“La Campus Bio-Medico Spa si occupa dello sviluppo dei nuovi progetti al servizio della crescita dell’ateneo, mettendo a disposizione le proprie risorse manageriali e imprenditoriali – ha spiegato Giuseppe Garofano, presidente di CBM Spa –  I suoi azionisti sono enti no profit, imprenditori, investitori privati e istituzionali. Insieme crediamo che occorra formare persone che sappiano rispondere con passione alla propria vocazione professionale e mettersi al servizio della società. All’interno del CUltural BOx vi saranno ingegneri, esperti di sostenibilità, infermieri, la nostra futura classe dirigente, ricercatori e medici che cureranno pazienti e si faranno carico di rapporti umani, di relazioni con i malati e i familiari. Ci saranno persone che amano il proprio lavoro e il mondo appassionatamente e che non smetteranno, ne sono certo, di contribuire a rinnovarlo.”

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