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Laurentino: ancora irrisolto il contenzioso su conguaglio e diritto di superficie

Un mese di iniziative, per coinvolgere le istituzioni regionali e comunali sulle istanze dei residenti, hanno prodotto solo alcuni dei risultati sperati. A breve è previsto l'ennesimo, ulteriore passaggio comunale in Commissione Tecnica

Nonostante i ripetuti incontri con i cittadini e le istituzioni municipali. Sebbene il  trasversale interessamento politico alla questione. Ed a dispetto dell’impegno messo in campo dal Consiglio di Quartiere Laurentino Fonte Ostiense, ancora non si risolve la questione legata al conguaglio ed alla trasformazione del diritto di superficie.

Un mese di incontri istituzionali. Un mese di febbrili iniziative, non ha giovato alla causa. Neppure l’ha penalizzata, sia chiaro. Ma a fronte dell’impegno assunto da Maurizio Filipponi, Agostino Pergili e Alberto Voci, non sono arrivati i risultati sperati. E tuttavia, qualche traguardo è stato raggiunto. La manifestazione del 13 sotto la Regione Lazio, e l’incontro tra una delegazione di cittadini ed i Consiglieri Ivano Peduzzi (FdS)  Fabio Nobile (FdS) e  Luciano Ciocchetti (UDC) ha sortito un importante obiettivo: la modifica della Legge Regionale 11/2007, specificatamente al punto 3 dell’articolo 12. “In sostanza, si tratta di cambiare il terzo capoverso dell’articolo di legge – ci spiega Maurizio Filipponi – che dà la possibilità al Comune, di transare sui contenziosi. Ovvero di fare una trattativa, in materia di conguaglio e trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà”.  Qui, la distanza tra le istituzioni ed i residenti, inerisce il fatto che per il primi si trattava di soli contenziosi legali, per i secondi, invece, il termine senza aggettivazioni implica il suo riferirsi ad i contenziosi tout court.

Lo stop in Commissione Tecnica. Meno fruttosi gli incontri succedutisi, tra il 22 ed il 27 giugno, in Commissione Tecnica del COmune, laddove la richiesta del Consiglio di Quartiere della documentazione relativa al conguaglio, è rimasta inevasa.
 In questo caso, la spiegazione è più semplice “Noi vorremmo che il Comune, nel calcolo del conguaglio da pagare, scorporasse l’asse attrezzato ed il parco archeologico, oltre ad alcune altre proprietà immobiliari, dai soldi chiesti a ciascun cittadino”. In altre parole, si chiede di calcolare  il costo del Piano di Zona, che determina l’entità del conguaglio, su indici diversi. Ma su questo fronte ci si è arenati e non ci sono novità. Almeno fino al prossimo incontro, calendarizzato per mercoledì 11 luglio.
 

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